Queste sono le 25 foto in nomination per il Wildlife Photographer of the Year People’s Choice Award, tra tenerezza, famiglia e anche tanto, tantissimo inquinamento
Due lepri di montagna che si corteggiano e si uniscono per toccarsi il naso a vicenda nelle montagne Monadhliath in Scozia, Regno Unito, come a baciarsi.
Un orso grizzly che si alza sulle zampe posteriori e guarda verso il fotografo prima di tornare a pescare salmoni nel fiume Chilko nella Columbia Britannica, in Canada.
Un pinguino di Adelia che si avvicina a un pinguino imperatore e al suo pulcino, pronto a dar loro fastidio non appena arriverà il momento di nutrirsi.
C’è tanta tenerezza tra le 25 immagini finaliste in lizza per il premio Wildlife Photographer of the Year People’s Choice di quest’anno. Purtroppo non c’è però solo questo e ne abbiamo un accenno con la foto di un orso polare che si è addormentato su un iceberg che si sta sciogliendo, ricavandosi con gli artigli un giaciglio di fortuna al largo dell’arcipelago norvegese delle Svalbard.
L’impatto dell’uomo sulla natura
Le foto in nomination, oltre a riflettere la bellezza del mondo naturale, ci mostrano infatti anche il terribile impatto che noi esseri umani abbiamo sull’ambiente che li circonda. Lo dimostra una giovane volpe rossa che fissa il fotografo dopo essere stata sorpresa a frugare in un bidone della spazzatura traboccante a Londra, simbolo dell’inquinamento da plastica.
O ancora un elefante toro che cammina in mezzo a un cumulo di rifiuti mentre cerca frutta e verdura in una discarica a Tissamaharama, in Sri Lanka. L’animale presenta cicatrici di ferite da arma da fuoco, simbolo che spesso si avvicina ai raccolti e viene scacciato così.
Per non parlare della scioccante immagine di un appendi abiti che accoglie cappotti realizzati con alcuni dei grandi felini più a rischio del mondo tra cui il leopardo delle nevi, il giaguaro e l’ocelot. I vestiti sono stati confiscati dai doganieri europei e tenuti per test forensi prima di essere utilizzati per eventi educativi.
ITALIANO@Britta Jaschinski/Wildlife Photographer of the YearCosa vogliamo dire poi del macaco crestato di Celebes che – circondato da bottiglie di plastica – cerca di capire cosa c’è dentro all’interno di una di esse? Ci troviamo su una spiaggia ai margini della riserva naturale di Tangkoko Batuangus, sull’isola indonesiana di Sulawesi, dove i ranger avevano raccolto pile di bottiglie di plastica. La maggior parte di loro era stata portata a riva dal mare e, nonostante il mucchio considerevole, presto se ne sarebbero aggiunti altre.
Tra i 25 finalisti c’è anche un italiano
Tra i finalisti c’è anche un italiano che ha ritratto una scimmia Gelada che allatta il suo piccolo insieme a una compagna ai margini di un altopiano nelle montagne Simien in Etiopia. Marco Gaiotti, classe 1983, è un fotografo pluripremiato e professore associato di costruzioni navali all’Università di Genova, sua città natale.
La selezione di 25 immagini eccezionali è stata scelta da una giuria internazionale e dal Natural History Museum di Londra, che ospita l’intera mostra. Hanno ristretto il campo tra ben 49.957 candidature, inviate da 95 Paesi diversi, ma ora tutto è nelle mani del pubblico.
Gli appassionati di fotografia naturalistica di tutto il mondo sono infatti invitati a votare per il Wildlife Photographer of the Year’s People’s Choice Award. Le votazioni sono aperte online fino al 31 gennaio. Il vincitore e le prime quattro immagini saranno annunciati a febbraio e saranno esposti online, oltre che nella mostra al Museo di Storia Naturale.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Wildlife Photographer of the Year
Ti potrebbe interessare anche: