In Spagna, ogni anno venivano catturati legalmente circa 100 lupi. Ora la sua caccia è vietata su tutto il territorio nazionale.
In Spagna, ogni anno venivano catturati legalmente circa 100 lupi. Ora, con il nuovo status di protezione concesso alla specie, la sua caccia è vietata su tutto il territorio nazionale.
Con una decisione storica, la Spagna vieta la caccia al lupo (Canis lupus) inserendolo nell’Elenco delle specie in regime di protezione speciale (LESPRE), dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale spagnola dell’ordinanza del Ministero per la Transizione Ecologica che modifica lo sviluppo di tale elenco.
📢El lobo ibérico, incluido en el Listado de Especies Silvestres en Régimen de Protección Especial🐺
La orden ha recibido el aval del Consejo de Estado, que considera que la decisión está suficientemente motivada y responde al principio de precaución
📰https://t.co/DQtOh1iyEv pic.twitter.com/2bgdQZOXpi
— Transición Ecológica y Reto Demográfico (@mitecogob) September 21, 2021
Da mercoledì scorso, la caccia al lupo in Spagna, diventa un reato classificato dall’articolo 334 del codice penale, punibile con sanzioni fino a due milioni di euro e la reclusione fino a due anni, nonché l’interdizione temporanea dall’esercizio del diritto di caccia.
L’ordinanza ha ricevuto l’avallo del Consiglio di Stato, il quale, dopo aver esaminato le denunce delle organizzazioni di conservazione e dei governi regionali, ha ritenuto che la decisione di includere il lupo nell’elenco sia sufficientemente motivata e abbia una solida base scientifica.
Così il lupo diventa un animale protetto in tutta la Spagna. Fino al 21 settembre, la caccia al lupo era consentita a nord del fiume Duero, dove vive il 95% della popolazione della specie, mentre era vietata a sud di questo fiume.
L’inclusione del gruppo di popolazioni del lupo nella LESPRE, che ha ricevuto il sostegno della Commissione di Stato per il Patrimonio Naturale e la Biodiversità nella riunione del 4 febbraio scorso, è avvenuta per via dell’importanza della specie come patrimonio culturale e scientifico, nonché per i servizi ambientali prodotti dalla presenza di questo carnivoro negli ecosistemi.
Alcune eccezioni
In Spagna, ogni anno venivano catturati legalmente circa 100 lupi. In conseguenza del cambio dello status giuridico, ora le popolazioni di lupi situate a nord del Duero non saranno più considerate oggetto di caccia per quelle comunità che fino ad ora la autorizzavano, e le misure di controllo delle specie diventeranno eccezionali.
Tuttavia le catture possono essere ancora autorizzate solo in modo giustificato e selettivo, nel caso in cui tutte le misure di prevenzione si dimostrino inefficaci; con la garanzia scientifica che non compromettano il buono stato di conservazione della specie e di fronte all’evidenza di danni significativi o ricorrenti all’attività zootecnica. Inoltre, dovranno disporre di un’autorizzazione amministrativa rilasciata dalla corrispondente comunità autonoma.
La sua inclusione nell’elenco consentirà di uniformare il sistema di protezione delle specie su tutto il territorio. Allo stesso tempo, saranno standardizzate le misure preventive, i processi di compensazione e di controllo delle specie adottati per evitare e diminuire i danni causati al bestiame dai branchi di lupi. Infine, l’iniziativa equipara le normative spagnole a quelle della maggior parte dei paesi vicini, in cui la specie è rigorosamente protetta.
La protesta degli agricoltori e l’applauso degli ambientalisti
Le organizzazioni agricole spagnole non festeggiano. Asaja, COAG e UPA hanno accusato il governo di “condannare gli allevamenti all’estinzione” includendo il lupo iberico come specie protetta, mentre l’Unione dei sindacati degli agricoltori e degli allevatori è dispiaciuta che la protezione sia fatta senza considerare i produttori.
Annunciando mobilitazioni in tutte le aree colpite, gli allevatori hanno chiesto persino le dimissioni della ministra per la transizione ecologica e la sfida demografica – MITECO Teresa Ribera, poiché il suo dipartimento ha preso una “decisione tendenziosa e ideologica, basata sulla falsità che il lupo è minacciato in Spagna”.
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Le organizzazioni ambientaliste e di conservazione, invece, hanno applaudito il provvedimento, ritenendo che contribuirà a garantire la sopravvivenza della specie. L’Associazione per la conservazione e lo studio del lupo iberico – Ascel, promotrice dell’inclusione del lupo nell’elenco di protezione delle specie, considera il provvedimento come una pietra miliare storica, ma ancora insufficiente dato il pessimo stato di conservazione della specie in Spagna, motivo per cui si rimboccherà ancora le maniche per continuare a proteggerla.
ASCEL consigue (al fin) que el @mitecogob protega al #lobo en España incluyéndolo en RD 139/2011 (LESRPE) como consecuencia de nuestra petición en 2019. Hito sin precedentes, pero con sombras y amenazas que disiparemos. Gran paso adelante pero insuficiente. 👉 A por el Catálogo pic.twitter.com/omPqWKmg4Q
— ASCEL (@ascel_lobo) September 21, 2021
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