Storica vittoria per gli animali, anche la Lettonia metterà al bando gli allevamenti di visoni, volpi e altri animali uccisi per la crudele industria delle pellicce. L maggioranza dei deputati lettoni si è espressa a favore del divieto nei giorni scorsi
È ufficiale! Anche la Lettonia dice stop alle pellicce, mettendo al bando tutti gli allevamenti di animali da pelliccia nei suoi confini. Durante la settimana scorsa il Saeima, il Parlamento lettone, ha legiferato in via definitiva sulla questione.
Gli emendamenti sulla Legge della protezione degli animali sono stati approvati con una maggioranza schiacciante. 70 deputati si sono espressi a favore del nuovo regolamento, solamente 3 i contrari.
Oltre 50 ONG hanno seguito l’intero iter legislativo, mettendo pressione al Saeima. Cittadini e attivisti sono scesi in piazza per manifestare e hanno gioito non appena la notizia è giunta.
Labākās bildes no šīrīta akcijas pie Saeimas. Priecājāmies satikt daļu no likumprojektu atbalstošajiem deputātiem,…
Posted by Dzīvnieku brīvība on Thursday, September 22, 2022
Il Parlamento lettone specifica tuttavia che il divieto riguarda unicamente le strutture che allevano animali per le loro pellicce e non il commercio di queste o la vendita durante la stagione venatoria. Il divieto sarà in vigore dal 1 gennaio 2028.
I deputati hanno concesso agli allevatori 5 anni per riorientare la propria attività. Il Parlamento lettone aveva inizialmente fissato come data ultima il 1 gennaio 2026, ma ha scelto poi di posticipare questa scadenza, rimandandola di due anni per non concedere contributi economici agli allevatori.
Attualmente quasi tutti gli allevamenti di animali da pelliccia in Lettonia sono di visoni. Malgrado sempre più Paesi comunitari si orientino al ban delle pellicce, l’Unione Europea continua a essere tra i maggiori produttori e importatori di pellicce a livello globale. Non molto tempo fa è stata perciò lanciata la petizione Fur Free Europe per dire basta alle pellicce nei territori europei.
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