Vipere: tutto quello che c’è da sapere sul morso, cosa fare e gli errori da evitare

È tempo di scampagnate ed escursioni in montagna! Ma attenzione agli "incontri spiacevoli": le vipere rappresentano un pericolo a cui prestare particolare attenzione. Scopriamo come riconoscere il morso di questo serpente velenoso e come agire

Le vipere sono gli unici serpenti velenosi in Italia e raramente colpiscono l’uomo perché sono animali schivi. Il morso è un evento raro, tuttavia può capitare. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere e gli errori da non fare.

Ciò premesso, ecco qualche consiglio su cosa fare e come proteggersi dai morsi di vipera.

Morso di vipera: come prevenire

Come dicevamo, in montagna, ma anche in collina, pur se molto raramente, può capitare di venire morsi da una vipera. Seguire alcune semplici norme di buon senso consente comunque di ridurre al minimo il pericolo.

Prima di tutto durante un’escursione è fondamentale indossare scarpe alte alla caviglia, calzettoni spessi e pantaloni lunghi (consigliati anche in estate di tessuto leggero), camminare facendo parecchio rumore ad esempio con un bastone, fare attenzione a dove si mettono le mani quando si va a funghi perché le vipere stanno fra le foglie e sotto le pietre, controllare sempre dove ci si siede ed evitare di abbandonare maglioni per terra.

Morso di vipera: come riconoscerlo

Il morso si riconosce per due segni profondi e distanti tra di loro 6-8 millimetri che continuano a produrre sierosità. Vari fattori condizionano la gravità del morso di vipera: la sede della morsicatura, la presenza di germi patogeni, il peso e la superficie corporea della persona che è stata morsa e l’età.

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Morso di vipera: il veleno

Ripetiamo che la vipera non sempre inocula il veleno, in almeno il 30% dei casi il suo morso è “secco” e non sempre la dose iniettata è causa di sintomi gravi e comunque quasi mai mortali. La presenza di veleno comunque produce segni e sintomi locali che compaiono entro pochi minuti.

Morso di vipera: sintomi

Entro pochi minuti, ecco i sintomi immediati: gonfiore, eritema o arrossamento, dolore locale ed ecchimosi. I sintomi sistemici, invece, possono esordire dopo alcune ore, ma di solito si manifestano appieno entro 24 ore dal morso e possono essere: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, dolori muscolari o articolari, abbassamento della pressione arteriosa, senso di vertigine e turbe a carico del sistema nervoso.

Morso di vipera: cosa fare

In caso di morso di vipera, accertato o anche solo sospetto la prima cosa da fare è contattare il 112, in modo da trasportare il paziente presso una struttura ospedaliera. Nell’attesa bisogna rimuovere eventuali anelli e bracciali prima che il gonfiore della zona colpita ne renda difficile l’asportazione. Anche se è difficile, bisogna mantenere la calma perché uno stato di agitazione causa l’accelerazione del battito cardiaco e quindi una più rapida diffusione del veleno.

Aspettando i soccorsi si deve lavare abbondantemente la ferita con acqua ossigenata, permanganato di potassio o con acqua semplice. Questa operazione favorisce l’eliminazione parziale del veleno, che è idrosolubile. Da evitare invece le disinfezioni con alcool o sostanze alcoliche, in quanto il veleno della vipera a contatto con alcool può condurre alla formazione di composti tossici.

Molto utile è fasciare tutto l’arto colpito con una garza (compresa l’area sottostante il morso), applicando una discreta pressione e, possibilmente, immobilizzare l’arto con una stecca.

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Morso di vipera: cosa non fare

La cosa fondamentale è evitare il fai da te improvvisato, ad esempio incidere la ferita, succhiare il veleno, stringere l’arto con la cinghia e via dicendo. Si tratta di interventi che, se praticati da persone non esperte risultano inefficaci o addirittura dannose, favorendo la diffusione del veleno. Anche il celebre siero antivipera non è da prendere in considerazione: si tratta di un medicinale che deve essere utilizzato solo da personale medico esperto.

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