Nuova inchiesta choc sui maiali: crudeltà inaudite nel macello degli orrori nel cremonese

A seguito della pubblicazione dell'inchiesta shock di Animal Equality sulle torture inflitte ai maiali nel macello Zema Srl, il consigliere regionale della Lombardia Mattia Piloni ha presentato un'interrogazione per far luce sulla terribile vicenda

Quello che è stato documentato in questo macello è terrificante, tra uccisioni crudeli, violazione delle norme, come il mancato stordimento degli animali e maltrattamenti e abusi quotidiani dei maiali 

Calci, mutilazioni, colpi con bastoni di ferro: queste sono soltanto alcune delle ripetute violenze che sono costretti a subire i maiali del macello nel Cremonese. A rendere noto quanto accade in una delle aziende italiane di macellazione più note la nuova inchiesta condotta dall’organizzazione Animal Equality.

Le immagine divulgate sono un potente pugno allo stomaco e hanno indignato le associazioni animaliste. I video raccapriccianti sono giunti, infatti, fino alla Giunta regionale lombarda. Ad intervenire sull’inaccettabile vicenda il consigliere regionale Mattia Piloni, che ha presentato un’interrogazione per capire se la Regione Lombardia fosse al corrente delle torture inflitte ai maiali. 

Si tratta di gravi episodi di maltrattamento sugli animali in netto contrasto con le normative europee, per i quali è stata esposta denuncia alla Procura con conseguenti approfondimenti ancora in corso. – scrive Piloni su Facebook –Ho inviato una richiesta di chiarimenti a Regione Lombardia per sapere se Regione fosse a conoscenza di queste o altre situazioni e quali azioni ha e intende mettere in campo per garantire il rispetto della normativa sul benessere animale, anche alla luce di questa notizia.

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L’inchiesta di Animal Equality nel macello cremonese

Nonostante l’azienda Zema Srl si promuova come una realtà attenta alla tutela degli animali, l’indagine che Animal Equality ha svolto presso il suo impianto mostra una situazione totalmente diversa, motivo per cui l’associazione ha presentato due esposti presso la Procura di Cremona e una denuncia per pubblicità ingannevole presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Ogni settimana l’azienda macella fino a 3000 animali, per un totale di oltre 150.000 maiali all’anno. Dei circa 800.000 suini abbattuti ogni anno a Cremona, il 19% viene macellato proprio in questo stabilimento-lager, dove sono state riprese scene di violenza e condotte gravissime da parte degli operatori, in pieno contrasto con la normativa di benessere animale.

ATTENZIONE! IMMAGINI FORTI

Stordimento inadeguato o inefficace

Come rivelato dai video di Animal Equality, nello stabilimento cremonese i maiali vengono inseriti nella gabbia di stordimento in gruppo, una modalità inadeguata che non rispetta la procedura. Molti di loro sono ancora coscienti e mostrano evidenti segni di respirazione, sensibilità e movimento per minuti interi, prima di essere sgozzati. Nel filmato vediamo alcuni maiali che tentano di fuggire dagli operatori durante la fase di dissanguamento, con la gola già recisa.

Torture e uccisioni con crudeltà

Le terrificanti immagini mostrano anche un maialino che viene colpito ripetutamente da un operatore e cade in preda agli spasmi. L’operatore lo prende per una zampa e lo scaglia contro il muro di cemento, dopo averlo colpito con un’asta di ferro. Il corpo viene gettato all’esterno della recinzione di scarico, riservata agli animali deceduti. Ma sono davvero numerose le torture a cui sono sottoposti i maiali: calci, colpi con aste, mutilazioni, animali trascinati per le orecchie o le zampe.

macello cremona maiali

@Animal Equality

Carcasse lasciate a marcire vicino ai maiali vivi

Ma l’orrore non finisce qui. Infatti, appena fuori dall’area di macellazione, gli animali morti vengono abbandonati insieme ai maiali ancora vivi, mentre alcuni animali agonizzanti vengono lasciati morire nei recinti esterni. Molti di loro infatti perdono la vita ancora prima di giungere al processo di macellazione, a causa di malattie pregresse o per motivi legati alle condizioni inadeguate di trasporto. Altri invece presentano problemi di salute molto gravi come cisti, ernie ombelicali e zoppie correlate a infortuni, infezioni o malformazioni.

L’ennesimo macello-lager

Già lo scorso anno Animal Equality aveva presentato due esposti in Procura e una denuncia per pubblicità ingannevole presso l’AGCM nei confronti di Zema S.r.l., ma da parte delle autorità non c’era stato alcun riscontro.

La nostra investigazione ha messo in luce ancora una volta i maltrattamenti e le brutalità che subiscono gli animali coinvolti nella filiera agroalimentare insieme con la mancanza totale di controlli adeguati e del rispetto delle leggi vigenti in materia di benessere animale.” – Alice Trombetta, direttrice di Animal Equality –  Non possiamo accettare che questa situazione rimanga invariata e continueremo a batterci perché i diritti degli animali vengano realmente tutelati”.

Purtroppo, quello Cremona è soltanto l’ennesimo caso che rivela tutta la crudeltà che si nasconde negli allevamenti e nei macelli italiani, compresi quelli più noti anche a livello internazionale. Proprio qualche mese fa gli attivisti di Essere Animali hanno documentato terribili violenze sui suini e pessime condizioni igienico-sanitarie in un allevamento fornitore dell’azienda Salumi Beretta. A fine aprile, invece, Animal Equality ha pubblicato un’inchiesta condotta a livello internazionale, in collaborazione con il quotidiano britannico The Times, che mostra l’uccisione di maiali a martellate e una serie di terrificanti torture inflitte anche a scrofe e maialini, la cui carne era destinata a celebri catene di supermercati, tra cui Lidl, Tesco e Marks & Spencer.

Fonte: Animal Equality/Facebook

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