Valencia: è corsa contro il tempo per salvare gli animali colpiti dall’alluvione

Molti residenti non sono riusciti a mettere in salvo i propri animali domestici in mezzo alla devastazione causata dal DANA. Durante le operazioni di soccorso, centinaia di animali sono stati recuperati e accolti in rifugi di emergenza. Volontari e veterinari ora lanciano un appello per ricevere materiali e medicinali necessari a curare le loro ferite e a garantire loro le prime cure.

La DANA che ha colpito province come Valencia, Málaga, Albacete e Cuenca ha lasciato dietro di sé una scia di comuni allagati, vittime e dispersi. E non sono solo le persone ad aver subito le conseguenze della tempesta, ma anche gli animali. Fin dalle prime ore, le autorità si sono attivate per salvare gli animali domestici che i residenti non sono riusciti a portare con sé. Molti di questi animali sono finiti per strada o in rifugi temporanei, come quello allestito nel campo di calcio dello Sporting Benimaclet a Valencia.

Il campo da calcio di Benimaclet accoglie già oltre 300 animali salvati

Il campo da calcio di Benimaclet, a Valencia, è diventato un rifugio improvvisato per più di 300 animali salvati dalle inondazioni causate dalla tempesta DANA. Attualmente, ospita oltre 235 cani, più di 100 gatti e diversi animali da fattoria, tra cui galline, cavalli, furetti e persino struzzi, tutti recuperati dalle aree colpite. Carol Ugarte, portavoce dello Sporting Benimaclet, ha spiegato come il club di quartiere, che milita nella seconda divisione regionale, abbia iniziato già mercoledì pomeriggio a ricevere gli animali, organizzandosi con la Protezione Animali di Burjassot per raccogliere materiali e gestire l’accoglienza.

Oltre agli animali domestici, il team si occupa anche di coordinare il trasferimento di animali da fattoria dalle zone colpite verso rifugi o strutture di accoglienza che si sono offerte di aiutarli. Da giovedì, inoltre, il campo funge anche da punto di raccolta per alimenti non deperibili, acqua e prodotti di pulizia destinati alle persone colpite dalla tempesta.

Il movimento è incessante in questo campo da calcio alla periferia del quartiere di Benimaclet, dove diversi team si occupano di registrare i dati delle persone disponibili ad accogliere gli animali, offrire assistenza veterinaria e garantire un minimo di cure. Veterinari, etologi, educatori, membri della protezione animali e i giocatori e giocatrici dei quattro team del club lavorano insieme per fronteggiare questa emergenza. Da sabato, si sono uniti anche psicologi per aiutare i volontari a gestire lo stress e la crisi.

Molti degli animali arrivano ricoperti di fango, con pulci e altri parassiti. Ugarte spiega che la necessità più urgente al momento è quella di avere a disposizione farmaci antiparassitari e trasportini. Gli animali che necessitano di cure più avanzate vengono trasferiti in cliniche veterinarie specializzate.

I volontari, che si contano a centinaia, raccontano di un trasferimento incessante. Lavorano senza sosta per mettere in salvo gli animali e identificare quelli che non hanno un microchip. Arrivano coperti di fango, sotto shock, alcuni con infezioni e parassiti. Finora sono stati accolti oltre 230 cani, un centinaio di gatti e vari animali da fattoria. Questi animali hanno bisogno di cure e affidamenti temporanei fino all’adozione definitiva o finché i loro proprietari non li reclamano.

Questo è quello che hanno diffuso nel loro ultimo post su Instagram:

Martedì 5 novembre, dalle 10:30 alle 19:30, continuiamo a offrire supporto per animali e persone colpite dalle recenti calamità. Se trovi un animale smarrito, portalo presso le nostre strutture: abbiamo un lettore di microchip per cercare di rintracciare i proprietari o possiamo trovare famiglie temporanee per accoglierli. Inoltre, abbiamo attivato un punto di raccolta per alimenti non deperibili e acqua per le persone colpite. Servono urgentemente anche volontari per l’accoglienza, squadre di soccorso, materiale per l’igiene e attrezzature per la sicurezza. Aiutaci a diffondere il messaggio e a non lasciare nessuno indietro.

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