Valencia, una strage senza fine: quasi 3mila animali morti (ma possiamo aiutare quelli che ancora stanno lottando)

L’alluvione nella Comunità Valenciana ha provocato 219 morti, ma anche una strage tra gli animali. Finora oltre 2.950 animali tra ovini, suini, equini e pollame sono stati trovati senza vita nelle fattorie e negli allevamenti

La recente alluvione causata dalla DANA ha avuto effetti devastanti in diverse aree della Comunità Valenciana, colpendo in modo particolare il settore agricolo e gli allevamenti. La Generalitat di Valencia, tramite il suo Assessorato all’Agricoltura, ha provveduto a rimuovere i corpi degli animali per prevenire possibili rischi per la salute pubblica, legati alla diffusione di malattie.

I numeri sono impressionanti: a partire dal 30 ottobre oltre 2.950 animali tra ovini, suini, equini e pollame sono stati trovati senza vita nelle fattorie e negli allevamenti delle zone maggiormente colpite, come L’Horta Sud, La Ribera Alta, La Ribera Baixa, Hoya de Buñol e Requena.

Gli allagamenti hanno compromesso riserve di mangimi, acqua potabile e foraggio

Il fenomeno DANA ha portato danni ingenti, stimati in circa 12 miliardi di euro, con conseguenze anche su infrastrutture educative e industriali. Gli allevatori, già in difficoltà per i danni alle strutture e per l’impossibilità di accedere ai foraggi, hanno visto decimare il proprio bestiame, mettendo a rischio la loro sopravvivenza economica.

Cristóbal Aguado, presidente dell’Associazione dei Giovani Agricoltori della Comunità Valenciana (AVA-Asaja), ha spiegato che molti allevamenti hanno subito pesanti allagamenti, compromettendo riserve di mangimi, acqua potabile e foraggio e in alcuni casi causando la morte degli animali. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di raggiungere i siti colpiti per garantire nutrimento e acqua agli animali sopravvissuti, scongiurando un ulteriore peggioramento della situazione.

Per rispondere a questa emergenza, la società Tragsa e la società pubblica Vaersa, incaricate dal Consell, hanno eseguito circa mille interventi nei vari allevamenti per rispondere alle chiamate d’emergenza. Oltre alla rimozione delle carcasse, sono state intraprese operazioni di supporto per ripristinare le vie d’accesso e fornire foraggio e risorse agli allevamenti ancora isolati.

Come aiutare gli animali e gli allevatori

Ma cosa si può fare per aiutare? Di fronte a questa tragedia, sono emerse anche iniziative di solidarietà. La Comunità Valenciana, attraverso organizzazioni come l’Associazione degli Allevatori di Cavalli Puri Spagnoli (PRECVAL) e la Federazione Equestre della Comunità, ha istituito punti di raccolta per donazioni di foraggio, lettiere e mangimi in varie località.

E i primi effetti si stanno già vedendo. Il presidente di PRECVAL, José Antonio Esteban, ha infatti ringraziato le numerose associazioni, federazioni e donatori da diverse regioni spagnole che hanno contribuito per aiutare oltre cento allevamenti.

Nonostante le perdite, si sta lavorando con determinazione per salvare gli animali rimasti in vita e sostenere la ripresa del settore in quella che a distanza di oltre una settimana continua ad essere una catastrofe senza fine che ha colpito tutti, dalle persone – con 219 morti accertati e ancora un centinaio di dispersi (anche se non c’è certezza di questi numeri perché si tratta solamente delle denunce attive e i dati vanno ancora incrociati con le vittime recuperate non identificate, al momento 54) – fino ai poveri animali che si sono ritrovati sommersi da acqua e fango senza poter scappare.

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