Massacro di tartarughe nei Caribi. Centinaia, forse migliaia, di uova di tartaruga liuto e piccole neonate sono state "incautamente" schiacciate dai bulldozer. È accaduto sulla costa settentrionale dello Stato insulare centroamericano di Trinidad and Tobago, dove, a causa di alcuni lavori che servivano a correggere il corso di un fiume
Massacro di tartarughe nei Caribi. Centinaia, forse migliaia, di uova di tartaruga liuto e piccole neonate sono state “incautamente” schiacciate dai bulldozer. È accaduto sulla costa settentrionale dello Stato insulare centroamericano di Trinidad and Tobago, dove, a causa di alcuni lavori che servivano a correggere il corso di un fiume che stava erodendo la spiaggia della Grande Riviere, e “infastidendo” un hotel, è stato provocato un enorme disastro ambientale.
Per l’associazione Grande Riviere Environmental Organisation sarebbero oltre 20.000 le uova andate distrutte in quello che è uno dei principali siti di nidificazione a livello mondiale per le grandi tartarughe liuto, il cui nome scientifico è Dermochelys coriacea, specie inserita con codice CR, pericolo critico di estinzione, nella Lista Rossa International Union for Conservation of Nature.
Come riporta il giornale venezuelano El Universal, però, per le autorità locali a perdere la vita sarebbero stati solo un centinaio di piccoli. “Ci dispiace veramente il massacro di queste creature magnifiche del mare“, ha detto Shamshad Mohammedra del Ministero dell’ambiente di Trinidad and Tobago.
Parole che non convincono affatto chi ha assistito alla tragedia che ha investito le future tartarughe liuto, splendidi esemplari che da adulti possono superare i 2m di lunghezza e i 600kg di peso. Come i turisti ospitati proprio nell’hotel, giunti sull’isola proprio per assistere alla schiusa, che lo staff dell’albergo descrive come “inorriditi e scioccati”. Eppure sarebbe bastato aspettare qualche giorno per evitare la catastrofe: la schiusa era imminente, lo hanno dimostrato i tanti piccoli sopravvissuti allo schiacciamento, ammucchiati sotto montagne di sabbia.
L’ambientalista Sherwin Reyz ha raccontato alla Bbc di aver visto avvoltoi e cani randagi mangiarseli: “hanno avuto un ottimo pasto, mi veniva da piangere“. Esistenze spezzate ancor prima di assaporare la vita.
Roberta Ragni