Visse oltre 127 milioni di anni fa, si chiama Jinguofortis perplexus ed è una nuova specie di uccello primitivo. L'esemplare, un ibrido tra dinosauro e uccello, all'epoca popolava la Cina nordorientale e oggi potrebbe aiutare gli scienziati a saperne di più sull'evoluzione dei volatili
Visse oltre 127 milioni di anni fa, si chiama Jinguofortis perplexus ed è una nuova specie di uccello primitivo. L’esemplare, un ibrido tra dinosauro e uccello, all’epoca popolava la Cina nordorientale e oggi potrebbe aiutare gli scienziati a saperne di più sull’evoluzione dei volatili.
Quest’uccello preistorico del primo periodo del Cretaceo conservava alcune caratteristiche simili a quelle di un dinosauro ma di fatto è un uccello, uno dei primi ad aver popolato la Terra. In un certo senso gli uccelli sono i dinosauri moderni. Nonostante i numerosi studi, è difficile dire con precisione dove finiscano gli uni e si affermino definitamente gli altri. Ma il nuovo volatile scoperto mescola le caratteristiche aviarie con alcune “stranezze” preistoriche, gettando nuova luce sull’evoluzione degli uccelli e del volo.
Si tratta di uno dei più importanti uccelli fossili trovati negli ultimi anni. I resti di questa specie sono stati ritrovati in giacimento fossile di 127 milioni di anni. A studiarli sono stati i ricercatori dell’Istituto di paleontologia dei vertebrati e paleoantropologia dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino, che ne hanno esaminato nel dettaglio lo scheletro e le piume ben conservate.
L’analisi evolutiva di questo uccello fossile primitivo dimostra che è cruciale nell’evoluzione del volo, quando gli uccelli persero la loro lunga coda ossuta, sviluppando un ventaglio di piume di sulla coda accorciata.
Il dott. Wang e i suoi collaboratori ( Min Wang, Thomas Stidham e Zhonghe Zhou) hanno chiamato questa specie estinta Jinguofortis perplexus. Il nome del genere “Jinguofortis” è una dedica alle scienziate di tutto il mondo e deriva dalla parola cinese “jinguo” che significa guerriera femminile, e la parola latina “fortis” che significa coraggioso. Nella storia evolutiva degli uccelli e del volo, Jinguofortis perplexus, insieme ad un altro fossile di uccello cinese meno noto chiamato Chongmingia zhengi, forma il secondo gruppo di uccelli più antichi dotati di una coda ossuta corta.
Questo uccello fossile del primo periodo cretaceo ha una combinazione unica di tratti. Spiega il dott. Zhou:
“Ha una mascella con piccoli denti come i parenti dinosauri teropodi, una corta coda ossuta che termina in un osso composto chiamato pygostyle (che si è evoluto dopo il primo uccello conosciuto, Archaeopteryx) e un terzo dito con due sole ossa a differenza di altri uccelli primitivi”.
Di fatto, J perplexus mostra alcune caratteristiche che in genere non vediamo negli uccelli di oggi come la mascella dentata al posto del becco ma era ancora, tecnicamente, un uccello, più specificamente un uccello dalla coda corta, o pygostyle. Lo studio di questo gruppo nel suo complesso ha prodotto una grande ricchezza di conoscenze per i paleontologi, dal momento che queste creature sembrano segnare il passaggio dalle code lunghe e diritte dei dinosauri alle code piccole, fuse e tozze che gli uccelli hanno oggi.
Perché questa nuova specie è importante? Secondo gli scienziati, l’apparato moderno di volo degli uccelli viventi si è evoluto attraverso il graduale accumulo di caratteristiche alle piume, ai muscoli e alle ossa per milioni di anni. Questo nuovo fossile di uccello mostra che l’evoluzione del volo sia stata molto più complessa.
Lo studio è stato pubblicato su Pnas.
LEGGI anche
- Gli scienziati hanno scoperto il dinosauro più strano che sia mai esistito
- Coda piumata di dinosauro nascosta nell’ambra: la scoperta storica (FOTO)
- Scoperto fossile di pulcino, farà luce sull’evoluzione degli uccelli
- Belone, l’uccellino da record nascosto nell’ambra da 100 milioni di anni
Francesca Mancuso