Trovata morta in Versilia la tartaruga più grande del mondo: era rimasta impigliata in una cima subacquea

Ancora una volta c’è la mano dell’uomo nella morte di un animale marino: una tartaruga Liuto, rimasta impigliata in una cima, non è più riuscita a sollevarsi ed è stata rinvenuta morta

Le acque della Versilia sono state teatro di una triste scoperta: una tartaruga Liuto, appartenente alla specie Dermochelys coriacea e la più grande tartaruga esistente, è stata trovata morta. Questo esemplare, lungo circa due metri e pesante circa 300 chili, era stato avvistato nei giorni precedenti in mare.

Tuttavia, quando è stato recuperato, era senza vita a causa di un grave incidente. La tartaruga era rimasta impigliata in una cima subacquea, che ne bloccava i movimenti e ne impediva il galleggiamento. L’animale è rimasto attaccato al collo e ad una pinna anteriore, non riuscendo a sollevarsi è morto.

Ad intervenire per liberare l’animale è stato il personale dell’Unità Navale della Guardia di Finanza di Marina di Carrara. I finanzieri hanno dovuto immergersi per disincagliare la tartaruga e trasportarla fino al porto di Viareggio, dove una gru l’ha sollevata.

L’animale è stato poi trasferito all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Pisa. Qui, insieme ai ricercatori dell’ARPAT di Livorno e dell’Università di Siena, verranno effettuati esami approfonditi per determinare con precisione le cause del decesso.

Ancora una volta l’attività umana è letale per questi animali

Il WWF, che ha condiviso la notizia, ha espresso grande tristezza per la perdita di questo esemplare di tartaruga Liuto, noto per essere privo di guscio corneo e per la sua dimensione imponente. Sulla pagina Facebook del Centro didattico dei Ronchi ha scritto:

Le brutte storie che non dovrebbero essere raccontate. La Guardia di Finanza e i nostri volontari hanno recuperato, legata ad una corda vagante al largo, una tartaruga Liuto Dermochelys coriacea, la più grande tartaruga esistente e l’unica priva di guscio corneo, purtroppo morta. Verrà sottoposta agli accertamenti del caso: una notizia che ci riempie di grande tristezza.

Nel frattempo, lungo le coste italiane, il WWF continua a monitorare circa 200 nidi di tartarughe marine. I primi segni di schiusa hanno già permesso a numerose piccole tartarughe di avventurarsi nel mare, offrendo un barlume di speranza per la conservazione di queste magnifiche creature. Nonostante questo, non si può non rimanere attoniti per la perdita di questa splendida tartaruga Liuto che ci ricorda ancora una volta come l’attività umana sia letale per moltissimi animali marini.

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