Mentre diversi emendamenti sono attualmente in discussione all'Assemblea nazionale in Francia, un deputato ha proposto una sorta di credito d’imposta per i proprietari di cani e gatti (una proposta, c’è da dire, che è stata accolta piuttosto male da molti parlamentari…)
Ridurre le tasse per i proprietari di cani e gatti. Succede in Francia, dove un deputato di LFI, Aymeric Caron, ha presentato un emendamento al bilancio 2025 con l’obiettivo di “ridurre i costi di cura degli animali per le case e i rifugi”.
In pratica, il rappresentante eletto del 18° arrondissement di Parigi, vorrebbe creare un credito d’imposta di 30 euro al mese per chi possiede un cane o un gatto.
Aymeric Caron è partito da una semplice osservazione: secondo lui, i proprietari di animali domestici spendono troppi soldi per prendersi cura di loro e nutrirli, in media 900 euro all’anno.
E non solo: Caron propone inoltre di ridurre l’IVA al 5,5% su vari prodotti per l’igiene, veterinari e alimentari, come le crocchette e una esenzione totale dall’IVA per i rifugi e le associazioni per la protezione degli animali.
Très bonne surprise : le plateau de BFM TV soutient mes propositions dans le budget 2025 en faveur des animaux, qui soulageraient les familles et qui permettraient à la SPA de financer 15 refuges.
Pour alléger le coût de la prise en charge des animaux pour les foyers et les… pic.twitter.com/bHW9da3A9d
— Aymeric Caron (@CaronAymericoff) October 24, 2024
L’emendamento di Caron è stato respinto dai deputati, eppure sarebbe logico che (anche) la causa animale non sia una questione di partiti di sinistra o di destra, ma una causa universale che dovrebbe riunire tutti, a partire oramai anche dai nostri rappresentanti eletti.
E il motivo è presto detto: avere cura di un animale domestico comporta dei costi, talvolta anche importanti se si includono eventuali medicinali. Tra ridurre l’IVA sul cibo degli animali e i bonus sulle spese sanitarie, in Italia anche sono state proposte (e attuate, seppur in minima parte) misure simili.
Secondo dati ENPA, nel 2023 sono stati abbandonati o ceduti in media 384 animali domestici al giorno e si tratta di un fenomeno in costante aumento. La Protezione Animali solo lo scorso anno ha aiutato e salvato 176.633 animali, ne ha fatti adottare 21.227 e ha contribuito a combattere abbandono e randagismo, facendo sterilizzare 29.309 tra cani e gatti. Esistono ad oggi, sì, oltre a piccoli bonus governativi anche diversi pacchetti assicurativi che prevedono, tra le altre cose, il rimborso per le spese veterinarie, ma le spese più corpose restano comunque – il più delle volte – a carico delle famiglie.
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