Traffico illecito di cuccioli: arriva l’anagrafe europea

Basta col traffico illegale di cuccioli di cani e gatti nell’Unione europea. Il Parlamento adotta una risoluzione per contrastare il fenomeno e punire i trafficanti.

Basta col traffico illegale di cuccioli di cani e gatti nell’Unione europea. Il Parlamento adotta una risoluzione per contrastare il fenomeno e punire i trafficanti.

La Commissione europea avvia i lavori per l’istituzione di un’anagrafe unica che permetterà di tracciare tutti gli animali in Europa, fornendo un prezioso strumento di contrasto al traffico di cuccioli. L’armonizzazione dei sistemi di identificazione di cani e gatti porterebbe così a una normativa unica in tutti gli Stati membri.

Attualmente, l’Italia è l’unico paese europeo a essersi dotato di una legislazione di repressione del fenomeno del traffico di cuccioli che prevede tra l’altro, uno specifico reato per punire i trafficanti. La legislazione è stata ottenuta nel 2010 a seguito della campagna LAV “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli”.

Capitolo a parte è la normativa europea adottata nel 2003. Essa, infatti, era stata voluta per agevolare lo spostamento di cani, gatti e in generale animali d’affezione a seguito di familiari che viaggiavano per lavoro o vacanza, in realtà però è stata spesso utilizzata per il trasporto illegale di cuccioli a scopo commerciale, anche da parte di organizzazioni criminali.

Le cosiddette fabbriche di cuccioli sono il traffico più redditizio dopo armi e droga. È qui che ci sono dei veri e propri spacciatori di pedigree. I cuccioli vengono trasportati da un paese all’altro senza i necessari vaccini, in condizioni orribili che vanno a incidere sulla loro natura, rendendoli aggressivi e pericolosi. Senza contare tutti i cani e gatti che contraggono malattie mortali che mettono a rischio la salute degli altri simili e quella umana, come nel caso di rabbia.

È un grandissimo risultato, già dal 2008 chiedevamo che l’Europa si dotasse di sistemi di identificazione e registrazione uguali per tutti i Paesi dell’Unione e una più rigida regolamentazione per la movimentazione degli animali d’affezione. Ora la Commissione Europea dovrà dare seguito a questa risoluzione e sarà importante che il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea dia il massimo supporto all’approvazione della nuova normativa, spiega la LAV in un comunicato stampa.

Una good news possibile grazie alla campagna #PROTECTOURPETS, lanciata da Eurogroup for Animals attraverso una petizione. E oggi finalmente, quelle 430mila mail inviate agli europarlamentari hanno dato il primo giro di vite al traffico illegale di cuccioli.

Dominella Trunfio

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