Tornano le crudeli corride dopo 2 anni: Città del Messico si macchia di nuovo di sangue

A Città del Messico si è tenuta da pochissimo la prima corrida dopo uno stop che per 2 anni ha sospeso l'atroce pratica. Ora, però, l'orrore è tornato in scena. Durissima la reazione delle associazioni animaliste, che hanno protestato fuori l'arena più grande del mondo

Passo indietro clamoroso a Città del Messico, dove dopo uno rivoluzionario stop riprendono le corride nella storica Plaza Mexico, la più grande arena del mondo a ospitare questi spettacoli di inaudita crudeltà.

A dare nuovamente il via libera a queste controverse usanze è stata la Corte suprema del Messico, che ha revocato recentemente il divieto annunciando una valutazione dei suoi aspetti tecnici.

Dopo anni di campagne, proteste e azioni di sensibilizzazione degli animalisti, nel 2022 la corrida era stata messa al bando a tempo indeterminato a Città del Messico. Ma, purtroppo, non si è trattato davvero di un tempo indeterminato.

Esultano i sostenitori della tauromachia, che considerano la corrida una forma di cultura da promuovere nel mondo. Al centro dell’arena di Plaza Mexico compare la parola “libertà” mentre tra gli spalti riecheggiano cori.

Dopo quasi 2 anni, la prima corrida si è tenuta ufficialmente domenica 28 gennaio. Un foltissimo pubblico ha accolto i matadores e i tori, le vittime sacrificali. Fuori dallo stadio, invece, animalisti e cittadini hanno manifestato il loro sdegno marciando in cortei.

Le organizzazioni animaliste promettono battaglia per ottenere la sospensione definitiva della corrida a Città del Messico. Intanto, però, a Plaza Mexico sono già in programma le prossime corride di febbraio.

Autorizzare la corrida vuol dire finanziare la tortura, quella dei tori, ma il supplizio e la morte degli animali non possono essere considerati tradizione. Mai. Quanto sangue dovrà essere versato prima di una totale abolizione della pratica?

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Fonte: La Plaza Mexico/Facebook

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