Fiori e preghiere: l’India rende omaggio alla tigre della riserva che ha dato alla luce 29 cuccioli

L'india piange una delle tigri più longeve e prolifiche della sua storia recente, scomparsa sabato all'età di 17 anni

L’india piange una delle tigri più longeve e prolifiche della sua storia recente, scomparsa sabato all’età di 17 anni

Il Pench National Park, riserva naturale del Madhya Pradesh (India) ha annunciato la scomparsa della tigre Collarwali, morta lo scorso sabato a quasi 17 anni d’età. Si tratta di una vita molto lunga per un animale come la tigre, che di solito non superano i 12 anni di età. Secondo quanto si apprende da fonti della riserva naturale, la tigre sarebbe morta per problemi di salute connessi alla vecchiaia.

Cresciuta nella riserva e amata da tutti, nel corso della sua lunga vita Collarwali ha dato alla luce ben 29 cuccioli (di cui 4 sono morti alla nascita) durante otto cucciolate – di cui una record in cui ha partorito ben 5 cuccioli (cosa molto rara per una tigre) – per questo si è guadagnata l’appellativo di mamma venerabile (Mataram).

Era divenuta anche una star televisiva, essendo stata protagonista del documentario della BBC “Spy in the Jungle”, che aveva seguito la vita di quattro dei suoi cuccioli per un periodo di due anni. L’onda lunga del documentario aveva attirato moltissimi visitatori nel parco, tutti desiderosi di conoscere la mamma tigre. La sua esistenza è stata monitorata dagli scienziati attraverso l’utilizzo di un radiocollare, che è stato installato sulla tigre nel 2008 – da qui deriva il suo nome Collarwali, ovvero colei che indossa il collare.

Era nata nel 2005 da una tigre chiamata Badimada (che in lingua locale vuol dire Grande Madre) e sin da piccola ha vissuto nell’area di preda della Pench Tiger Reserve, insieme ai suoi genitori. Alla morte di questi, ha imposto la propria egemonia su tutta l’area, divenendo un temibile punto di riferimento per tutti gli animali della riserva indiana; per le sue dimensioni insolite per un esemplare femmina, anche le altre tigri avevano paura a confrontarsi con lei.

Ora l’India intera la piange, come fosse stata una mamma di tutti, come un’eroina nazionale. Corone di fiori e incenso sono stati offerti in tributo all’animale morto che, dopo la cerimonia funebre, è stato cremato in uno spazio della riserva. Il personale della riserva ha realizzato un video-necrologio per ricordarne l’importanza all’interno del parco e celebrare il contributo da lei lasciato non solo alla popolazione delle tigri, ma al Paese intero.

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Fonte: Pench National Park

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