Cittadini, studenti, personaggi dello spettacolo e semplici amanti degli animali si stanno mobilitando proprio in queste ore per sostenere una nuova petizione europea voluta dalla Coalizione ECEAE – alla quale appartiene anche la LAV italiana – per difendere i diritti degli animali e impedire che vengano sottoposti ai test cosmetici, che causano loro inutili sofferenze.
Cittadini, studenti, personaggi dello spettacolo e semplici amanti degli animali si stanno mobilitando proprio in queste ore per sostenere una nuova petizione europea voluta dalla Coalizione ECEAE – alla quale appartiene anche la LAV italiana – per difendere i diritti degli animali e impedire che vengano sottoposti ai test cosmetici, che causano loro inutili sofferenze.
Tutto questo perché nel 2013 dovrebbe entrare in vigore il divieto assoluto – fissato per tutta l’Europa – di produrre e commercializzare materie prime cosmetiche testate su animali (data stabilita dalla Direttiva UE del 2003), ma il bando previsto tra due anni (ottenuto grazie alla mobilitazione di tutte le associazioni animaliste e il sostegno di milioni di cittadini) rischia di slittare.
Nel frattempo però, in questo modo, centinaia e centinaia di conigli, cavie, topi e ratti di tutto il mondo continueranno a essere iniettati, bruciati e resi ciechi per cosmetici destinati ai mercati europei.
Ma non è tutto, perché oltre a provocare dolore, sofferenze e problemi irreversibili agli animali, questi esperimenti sono anche inutili, perché non offrono completa garanzia dei risultati.
“Dopo la recente e deludente Direttiva europea in materia di sperimentazione animale – ha detto Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione – la lobby vivisettoria non può vincere anche questa battaglia duramente combattuta fin dagli anni ’90: questo bando rappresenta una pietra miliare nella lotta alla sperimentazione animale, la base per un cambiamento culturale che conferma come sia possibile una ricerca senza animali”.
Per evitare che slitti la messa al bando aderiamo tutti alla compagna. Per firmare, basta andare sul sito www.lav.it, oppure www.nocruelcosmetics.org e lasciare i propri dati.
Verdiana Amorosi
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