Puoi salvare i pipistrelli messicani comprando la tequila certificata ‘bat-friendly’

In Messico la tequila con l'etichetta bat-friendly è la tequila più dolce, perché salva i pipistrelli e le agavi, due specie minacciate e collegate tra loro

In Messico la tequila con l’etichetta bat-friendly è la tequila più dolce, perché salva i pipistrelli e le agavi, due specie minacciate e collegate tra loro

Il collegamento tra tequila e pipistrelli è probabilmente poco immediato, eppure esiste un legame molto stretto tra questa bevanda alcolica e i chirotteri.

La tequila messicana è infatti prodotta esclusivamente dall’agave blu (Agave tequilana) e il pipistrello dal naso meno lungo (Leptonycteris yerbabuenae) è il principale l’impollinatore della pianta.
I pipistrelli saltano da un fiore all’altro dell’agave per nutrirsi del nettare e così trasportano il polline su altre piante, consentendo la riproduzione delle piante.

La crescente popolarità della tequila ha portato a una coltivazione intensiva dell’agave che, anziché fornire più nettare per i pipistrelli, ha ridotto drammaticamente le risorse nutritive per questi animali.
I produttori di tequila, infatti, nel tentativo di aumentare il contenuto di zucchero dell’agave, tagliano i fiori della pianta prima che questi possano essere impollinati, mettendo in difficoltà i pipistrelli.

Inoltre, le coltivazioni di agave sono popolate da cloni delle piante madri, anziché da esemplari nati da seme. Questo ha portato inizialmente alcuni vantaggi agli agricoltori, ma dopo molte generazioni si è avuta una rapida perdita di diversità genetica perché il DNA delle piante coltivate è essenzialmente lo stesso.
La perdita di variabilità genetica ha diminuito negli anni la resistenza delle piante e, alla fine degli anni ‘90, le colture di agave sono state decimate da malattie provocate da parassiti, con ulteriori perdite di risorse per il pipistrello dal naso meno lungo.
Si ritiene che fino al 40% delle piante di agave in Messico oggi siano malate o morenti e che la distruzione dell’habitat stia mettendo a rischio la sopravvivenza dei pipistrelli dal muso meno lungo, che nel 2014 è stato classificato tra le specie minacciata.

Da oltre 20 anni, il Dottor Rodrigo Medellín, noto anche come il “Bat Man del Mexico“, sta conducendo notevoli sforzi per la conservazione dei pipistrelli, portando avanti battaglie per chiedere ai coltivatori di lasciar fiorire parte delle colture così che possano essere impollinate.

L’impegno del Dott. Medellín ha attirato l’attenzione di accademici, produttori, distillatori, imbottigliatori, operatori di marketing e baristi che hanno deciso di unire le loro forze per produrre tequila bat-friendly in collaborazione con l’organizzazione no-profit Tequila Interchange Project, allo scopo di difendere l’agave e i suoi impollinatori.

Tequila bat friendly

Il progetto ha coinvolto i coltivatori e produttori di tequila e li ha convinti del fatto che è nel loro interesse far fiorire alcune delle loro piante in cambio dell’etichetta di “tequila bat-friendly”.

Le esportazioni di tequila in Messico sono infatti più che raddoppiate dal 1995, raggiungendo i 197,9 milioni di litri venduti all’estero nel 2016, un massimo storico.
Di fronte alla crescente domanda di tequila, i produttori hanno capito che è fondamentale migliorare il sistema e che sostenere la vitalità dell’agave blu è indispensabile per far sopravvivere il settore.
Consentire al 5% di piante di fiorire, non è utile solo ai pipistrelli, ma alle stesse agavi che così possono essere impollinate e riprodursi. Questo permetterebbe di ripristinare la variabilità genetica delle piante, che tornerebbero in salute.

Perché il progetto funzioni, non basta però la collaborazione di coltivatori e produttori: il successo dell’etichetta dipenderà soprattutto da consumatori e dai baristi. È fondamentale che i baristi informino i loro clienti sul progetto e che i consumatori richiedano tequila bat-fliendly.

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