Se trovate una tartaruga spiaggiata (viva o morta), non rimettetela in mare. Chiamate il 1530!

Se trovate una tartaruga sulla spiaggia (viva o morta) non rimettetela in mare. Chiamate il 1530 e segnalatela!

Sheva, Diana, Ringo e Ritz sono solo alcune delle tartarughe salvate quest’anno e che si sono aggiunte alle ospiti del CRTM ‘Luigi Cagnolaro’ Pescara. Le loro storie ci ricordano un messaggio importantissimo: se trovate una tartaruga sulla spiaggia (viva o morta) non rimettetela in mare. Chiamate il 1530 e segnalatela!

Ma è soprattutto il caso di Diana a essere particolarmente emblematico: era spiaggiata sulla costa di Termoli, coperta di alghe e parassiti e chi l’ha trovata ha tentato di rimetterla in mare per salvarla. Purtroppo, nonostante la buona fede e le ottime intenzioni, questo le ha causato un principio di annegamento.

“Le tartarughe sono animali polmonati e necessitano di sollevare la testa fuori dall’acqua per poter respirare; se una tartaruga è talmente debilitata da non riuscire a farlo respirerà acqua, che la porterà quindi ad annegare”, spiega il Centro in un post su Facebook.

Anche se sono state trovate ad aprile 2021 sono tante le storie come queste che servono da monito per i casi futuri. Vi ricordiamo, quindi, che in caso di avvistamento di una tartaruga (o un cetaceo) in difficoltà, è necessario chiamare la Guardia Costiera al numero gratuito 1530, valido in tutta Italia, in modo che questa possa essere recuperata e visitata da personale specializzato.

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