Tartarughe lanciate come fossero palloni, orrore al Parco degli Acquedotti di Roma

A Roma le tartarughe nei parchi cittadini non hanno vita facile. Ultimamente dei minori le avrebbero lanciate come dei palloni da calcio, prelevandole dal laghetto del Parco degli Acquedotti. Si tratta solamente di una delle tante segnalazioni che le associazioni ricevono

Nel Parco degli Acquedotti di Roma gli episodi di maltrattamento a danno delle tartarughe dell’area verde non fanno che aumentare. Prelevate dal laghetto per gioco, colpite sul carapace con rami, prese a calci e lanciate come fossero palloni. Questa l’ultima denuncia nel parco di via Lemonia.

La maggior parte di queste azioni sarebbero compiute dai minori in presenza dei loro genitori, un fatto ancora più grave. Troppe le segnalazioni da parte dei cittadini, che preoccupati per quanto sta succedendo si sono rivolti all’Ente Parco e ad alcune organizzazioni con sede nella Capitale.

Stando a quanto riferito da EARTH ODV, ci sarebbe un forte disappunto da parte della cittadinanza. La situazione delle tartarughe sembrerebbe non riguardare di competenza della gestione del Parco degli Acquedotti non essendo fauna selvatica. A tal proposito è intervenuta Valentina Coppola, presidente nazionale di EARTH.

È assolutamente vero che le tartarughe presenti nel laghetto del Parco degli Acquedotti, come in tanti altri laghetti cittadini non rientrano nella fauna selvatica – spiega Coppola – come è vero però che se quegli animali esotici sono stati abbandonati nel laghetto da persone incoscienti è a causa di una inefficace vigilanza da parte degli enti preposti che poi non possono disinteressarsene”

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Le guardie zoofile dell’associazione presiederanno il parco per evitare che seguano altri spiacevoli accadimenti. Ciò che sta avvenendo nel polmone verde di Roma non è purtroppo un evento isolato. A inizio febbraio un ragazzino ha ucciso una tartaruga in un parco di La Spezia fracassandole il carapace mentre alcuni compagni lo filmavano.

È allarmante constatare che su tutto il territorio nazionale i casi di abusi e violenze su cani, gatti e altri animali a opera degli adolescenti (ma non solo) non facciano che aumentare. Oltre che pene più severe, bisognerebbe lavorare sull’educazione e sulla sensibilizzazione al tema.

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Fonte: EARTH ODV/Facebook

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