Giulia, la piccola tartaruga nata a Roseto degli Abruzzi

Un evento straordinario e rarissimo in una zona così antropizzata come quella di Roseto degli Abruzzi. Il 14 settembre scorso, il Centro Studi Cetacei Onlus (CSC), nella persona del suo Presidente il dott. Vincenzo Olivieri, è intervenuto insieme alle autorità competenti per soccorrere una tartarughina appena nata.

Un evento straordinario e rarissimo in una zona così antropizzata come quella di Roseto degli Abruzzi. Il 14 settembre scorso, il Centro Studi Cetacei Onlus (CSC), nella persona del suo Presidente il dott. Vincenzo Olivieri, è intervenuto insieme alle autorità competenti per soccorrere una tartarughina appena nata.

L’esemplare, di appena 7 cm di lunghezza, è stato trovato sulla spiaggia di Roseto degli Abruzzi e appartiene alla specie tartaruga comune (Caretta caretta). Era stata individuata da una privata cittadina, che ha avvisato le autorità competenti. Il comandante Sandro Pezzuto, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, ha attivato tempestivamente la catena operativa e il recupero dell’esemplare.

La tartaruga è stata trasportata al Centro Recupero Tartarughe di Montesilavano, gestito dal CSC, dove è stata presa in consegna dal dott. Olivieri. Proprio in onore della signora che ha fatto l’eccezionale scoperta, la tartarughina si chiama Giulia. “A memoria non si ricorda una deposizione di uova di tartaruga in una zona così antropizzata, piena di bagnanti e dove transitano anche ruspe – sostiene Olivieri – È da ritenere che si tratti di una femmina nata circa 20 anni fa nello stesso luogo oppure di una deposizione avvenuta casualmente” Oggi grazie all’ordinanza del Sindaco, l’area è stata interdetta e si è predisposto un presidio permanente in attesa della schiusa“.

In effetti, in epoca moderna, cioè da quando si è avviata l’antropizzazione massiccia della fascia costiera medio adriatica, non si ricordano né risultano registrate deposizioni di uova di tartaruga in Abruzzo. L’evento acquisisce ancora maggiore rilievo perché sembra che la deposizione in questione sia la più settentrionale mai registrata in Adriatico.

Dopo il recupero della prima tartaruga e il rinvenimento di una nidificazione, sono transitati in acqua oltre 20 esemplari, l’ultimo nella serata di ieri, intorno alle 21.30, mentre altre uova sono pronte alla schiusa. Resta in vigore, quindi, l’ordinanza emessa dal sindaco Pavone di interdizione temporanea della balneazione e del transito sul bagnasciuga nel tratto di spiaggia compreso tra i lidi “Papenoo” e “La Rosa dei venti”, dov’è attivo un presidio di vigilanza effettuata da esperti e volontari in attesa delle nuove nascite.

caretta roseto2

Giulia, intanto, è pronta per tronare in mare. Il momento celebrativo, fissato per il 21 settembre, alle ore 10.30. “L’immissione in mare di Giulia, (com’è stata battezzata l’esemplare di Caretta caretta) – raccomanda il veterinario Vincenzo Olivieri che la sta seguendo – dovrà avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza di circa trenta metri dal pubblico, altrimenti per l’istinto di difesa che ha già sviluppato, si bloccherà completamente” .

Le tartarughe sono animali protetti è alcune specie sono a elevato rischio di estinzione. Ciò è dovuto a vari fattori: predazione delle uova e dei piccoli appena nati che tentano di raggiungere il mare, prelievo da parte dell’uomo per scopi alimentari e artigianali, catture accidentali, interazione con le attività antropiche e inquinamento.

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova raccomanda di non avvicinarsi al sito di deposizione e di non toccare le uova. In caso di eventuali avvistamenti, chiamare tempestivamente il numero blu per l’emergenza in mare, il 1530, segnalando sia il luogo del rinvenimento che le condizioni delle uova o delle tartarughe, in modo da attivare la catena operativa.

Roberta Ragni

Fonte e foto

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