Questa tartaruga ha perso entrambe le gambe posteriori, ma è tornata a camminare grazie ai Lego

Pedro non aveva più le zampe posteriori ma grazie ai Lego è tornato a camminare: un bellissimo esemplare di tartaruga ha imparato a rotolare con un carrellino fatto con i mattoncini, grazie ad un’equipe di medicina zoologica dell’Ospedale Veterinario della LSU School of Veterinary Medicine (Louisiana State University, Usa)

Pedro non aveva più le zampe posteriori ma grazie ai Lego è tornato a camminare: un bellissimo esemplare di tartaruga ha imparato a rotolare con un carrellino fatto con i mattoncini, grazie ad un’equipe di medicina zoologica dell’Ospedale Veterinario della LSU School of Veterinary Medicine (Louisiana State University, Usa).

La dolcissima tartaruga, un maschio adulto, era già priva di una zampa quando fu adottata, ma dopo essere fuggita dal suo recinto all’aperto, ha perso anche l’altra. In questo modo era impossibile spostarsi. La sua famiglia umana non lo ha accettato e, non volendosi arrendere, ha portato Pedro all’LSU.

I veterinari non hanno trovato in realtà nulla da “curare” perché la ferita si era rimarginata e la tartaruga era riuscita in qualche modo a riprendersi solo con le zampe anteriori. Ma qualcosa bisognava fare per far tornare a camminare l’animale. Era necessaria una protesi.

Stampa 3D? Sofisticatissimi presidi medici? No, un kit per auto Lego e Pedro ora cammina, con ruote meccaniche ma efficientissime. Il caso somiglia molto a quello di Blade, la tartaruga con malattia metabolica delle ossa che la rende troppo debole per sopportare il peso della sua corazza. E che grazie ai mattoncini Lego è tornata a camminare e ad avere una vita “normale”.

“Avevamo l’intero servizio della medicina zoologica e tutti gli studenti che ci aiutavano – spiega Kelly Rockwell, parte del team. Dovevamo fare gli assi abbastanza a lunghi perché si adattassero al suo corpo […] Abbiamo usato una resina epossidica per attaccare Pedro, la stessa usata sui ferri di cavallo”.

tartaruga-protesi-zampe-lego

Dalle parole dei veterinari emerge felicità e dedizione, perché l’ “intervento” è stato in realtà tutt’altro che semplice. Oltre alla resina infatti, sono state necessarie altre apparecchiature, per esempio per tenere insieme gli assi, alcuni tagliati “a misura di Pedro”. Sandra Traylor, la sua mamma umana, è entusiasta dei risultati: la tartaruga ha infatti accettato subito la sua protesi, camminando felice avanti e indietro.

“La scuola veterinaria può essere dura a volte – racconta Sarah Mercer, studentessa che ha preso parte all’operazione – ma sedersi sul pavimento con i miei compagni di studi e i miei insegnanti ridendo di gioia alla vista di Pedro che gira per la prima volta, è stato un momento di pura gioia”.

Forza Pedro, oltre all’amore della tua famiglia ora hai anche delle nuove zampine per esplorare il mondo che ti circonda.

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Roberta De Carolis
Foto: LSU School of Veterinary Medicine

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