Una tartaruga "aliena", col guscio molle e una sorta di proboscide ha attaccato i pulcini di germano reale che nuotavano dietro la madre. Non ci troviamo in Estremo Oriente, dove queste creature vivono di solito, ma nel Lago di Garda. Qui due settimane fa è stata avvistata questa insolita creatura
Una tartaruga “aliena”, col guscio molle e una sorta di proboscide ha attaccato i pulcini di germano reale che nuotavano dietro la madre. Non ci troviamo in Estremo Oriente, dove queste creature vivono di solito, ma nel Lago di Garda. Qui due settimane fa è stata avvistata questa insolita creatura.
Sulle sponde del Lago, un gruppo di turisti stava osservando i piccoli di germano quando all’improvviso è spuntata qualcosa sul pelo dell’acqua e i due pulcini sono stati trascinati giù.
Subito sono scattati i controlli visto che si trattava di un fatto anomalo. È stato scoperto così che nel lago era presente una femmina di Pelodiscus sinensis, la tartaruga guscio molle che solitamente vive in Giappone, Cina, Vietnam e Taiwan.
Una creatura dall’aspetto non comune, caratterizzata da una sorta di proboscide e da un guscio morbido, molto diverso rispetto alle tartarughe a cui siamo abituati.
L’animale è stato portato via dalla LIPU e tramite i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES, affidata alla Parco Natura Viva di Bussolengo. Dopo una serie di controlli medico-veterinari per accertare lo stato di salute della tartaruga guscio molle, è stato deciso che essa rimarrà in quarantena ancora per alcune settimane in attesa degli esiti delle analisi. Poi, sarà destinata a un reparto adeguato.
Ma cosa ci fa una specie che vive solo in Oriente nel Lago di Garda?
La causa è facilmente intuibile e a confermarlo è Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva:
“Quella tartaruga è finita nel Lago di Garda perché qualcuno l’ha acquistata e poi l’ha abbandonata illegalmente senza curarsi del fatto che inserire una specie estranea nel nostro ecosistema, significa alterarlo con conseguenze molto pericolose. Non solo un pericolo per i germani che in questo periodo stazionano sul Lago, ma anche per tutta la fauna acquatica di questo territorio, che già si trova in un equilibrio fragile toccato da una forte presenza dell’uomo”.
Questa tartaruga vive in acque basse con fondo sabbioso, in cui si nasconde tenendo fuori solo la piccola proboscide e dal quale emerge per cacciare alborelle, carassi, piccole carpe, piccole trote, pesci gatto e invertebrati. Si tratta di una specie anche molto adattabile, prolifica e vorace che in Veneto, di certo non trova predatori naturali.
Come se non bastasse, essa è inserita anche nella Lista Rossa IUCN come “vulnerabile”.
La sua presenza nel Lago di Garda quindi costituisce un doppio danno per la biodiversità, causato dall’uomo: da una parte essa è stata sottratta alla possibilità di incrementare la vitalità della propria specie nel suo ambiente naturale, dall’altra minaccia un altro ecosistema.
“Non acquistate animali esotici. Ma se lo fate, sappiate che abbandonarli equivale ad uno dei peggiori crimini che possono essere commessi a danno della natura”, conclude Avesani Zaborra.
Sembra superfluo ricordarlo, ma a quanto pare invece serve…
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Francesca Mancuso