Sono immagini assurde quelle raccolte da Animal Equality in un allevamento di suini in Lombardia. La nuova investigazione
Carcasse mummificate e piene di vermi di maialini deceduti e lasciati lì, corpi dilaniati di maiali morti nei corridoi, ragnatele, sporcizia e detriti ovunque, anche sulle centraline elettriche. Sono immagini assurde quelle raccolte da Animal Equality in un allevamento di suini in Lombardia.
**ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO HA CONTENUTI E IMMAGINI CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’**
L’organizzazione che da anni si occupa di benessere animale ha documentato maltrattamenti, infestazioni, carcasse abbandonate e sversamento di liquami. Un ambiente malsano in cui vivono i maiali che diventano carne da macello che arriverà nelle tavole italiane.
L’inchiesta è stata condotta a maggio 2021 e mette nuovamente a nudo la terribile realtà degli allevamenti di maiali che riforniscono alcune filiere di prodotti marchiati DOP, simbolo dell’eccellenza del Made in Italy.
Animal Equality era già entrata in questo allevamento, ma oggi nuove scioccanti immagini mostrano una situazione ancora più grave e preoccupante.
Cosa succede all’interno dello stabilimento? Il quadro è da orrore. Carcasse mummificate e piene di vermi di maialini deceduti e lasciati lì da diverso tempo; corpi dilaniati di maiali morti nei corridoi, abbandonati ancora aperti senza corretto smaltimento come da normativa; intere zone piene di ossa di maiali e gatti, con teste ancora coperte di pelo e carne, abbandonate in mezzo a corridoi e box. E ancora, suinetti deceduti nelle gabbie adibite agli animali nella zona di svezzamento o costretti a vivere in spazi angusti con i corpi degli animali deceduti.
Anche le condizioni di salute dei maiali sono preoccupanti: ampie cisti ombelicali, ferite ed ernie sia nel settore ingrasso che nel settore svezzamento; animali adulti costretti in box allagati dai liquami non trattati e con feci nelle mangiatoie. Come se non bastasse, gli investigatori sotto copertura hanno scoperto infestazioni di lumache nei bagni degli operatori e blatte in tutto l’allevamento, anche nelle zone adibite ai mangimi e la presenza di una colonia di gatti nell’allevamento, anch’essi in pessime condizioni di salute e abbandonati a loro stessi. Di contorno, ragnatele, sporcizia e detriti ovunque, anche sulle centraline elettriche.
Infine, Animal Equality ha riscontrato anche la presenza di uno sversamento di liquami nella zona esterna all’azienda, tra i capanni e le fasce di contenimento dei liquami. Da notare che l’azienda si trova a poche centinaia di metri dall’argine del fiume Oglio, un fatto che creerebbe quindi un potenziale rischio di inquinamento delle falde acquifere.
“I ritrovamenti sono terribili e denotano una totale mancanza da parte dell’Azienda di cura e di rispetto nei confronti degli animali e delle norme poste a loro tutela esistenti in Italia. Animal Equality chiede un intervento efficace e risolutivo di questa condizione ai limiti dell’immaginazione, totalmente diversa da quella dichiarata sui siti aziendali di queste aziende e nelle pubblicità rivolta ai consumatori dell’industria agroalimentare”, spiega Alice Trombetta, direttrice di Animal Equality Italia.
Anche in questo caso, Animal Equality ha segnalato alle autorità la situazione di questo allevamento e con il team legale sta prendendo tutti i provvedimenti necessari per denunciare in tutte le sedi competenti questa gravissima condizione.
Fonte: Animal Equality
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