Fermiamo la strage dei pulcini maschi, soffocati o tritati vivi appena nati. La soluzione esiste già… (PETIZIONE)

Ogni anno in Italia, 40 milioni di pulcini maschi vengono uccisi per la produzione di uova. L'appello di Animal Equality al governo italiano

Ogni anno in Italia, 40 milioni di pulcini maschi vengono uccisi per la produzione di uova. Per questo Animal Equality lancia oggi una campagna per chiedere al governo l’introduzione di tecnologie che evitino l’uccisione sistematica di questi animali, nell’industria delle uova.

**ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO CONTIENE IMMAGINI E VIDEO CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’**

Si chiama “Fermiamo la strage dei pulcini maschi” e racconta il triste fenomeno che vediamo nelle immagini di Aussie Farms allegate all’appello e nel report esclusivo realizzato dai ricercatori di Animal Equality, in cui i pulcini maschi vengono uccisi appena nati all’interno degli incubatoi, triturati vivi o soffocati in modo brutale.

Come si legge nella petizione, a poche ore dalla nascita, infatti, gli operatori procedono al “sessaggio”, un’operazione che permette di stabilire il sesso dei pulcini. Soltanto i pulcini femmina vengono selezionati – saranno future galline ovaiole – mentre i pulcini maschi sono del tutto inutili all’industria, in quanto non depongono uova, hanno una carne fibrosa e crescono troppo lentamente rispetto agli standard imposti dall’industria della carne.

I pulcini maschi, quindi, vengono brutalmente uccisi tramite tecniche di abbattimento estremamente crudeli: vengono soffocati vivi all’interno di sacchi, in una lenta agonia, oppure triturati vivi.

Animal Equality ha pubblicato un report – il primo in assoluto in Italia di questo genere – che analizza il problema e fornisce le soluzioni attuabili, attraverso un’analisi di tutte le tecnologie disponibili attualmente. Queste tecnologie infatti permettono di individuare ancora in-ovo il sesso dell’embrione, evitando del tutto la nascita di milioni di pulcini maschi.

pulcini

@Animal Equality

A seguito della ricerca, sono state formulate delle richieste chiare al Governo, perché anche le istituzioni si impegnino a rendere il settore agroalimentare italiano più innovativo e maggiormente attento al rispetto degli animali impiegati all’interno della filiera.

Nello specifico, ai ministri Speranza e Bellanova si chiede di favorire l’introduzione di queste tecnologie nell’industria agroalimentare in Italia; esprimersi pubblicamente a favore dell’introduzione di queste tecnologie nell’industria agroalimentare in Italia e sostenere le aziende e le associazioni di categoria che si dichiarano pubblicamente a favore del tutto.

pulcini tritati vivi

@Animal equality

pulcini tritati vivi

@Animal equality

pulcini tritati vivi

@Animal equality

pulcini tritati vivi

@Animal equality

“Si tratta di un problema riconosciuto a livello internazionale e che anche l’industria sta cercando di affrontare, ma che, a differenza di altri paesi, vede l’Italia ancora molto indietro. In Francia Carrefour vende già uova prodotte con la tecnologia dell’in-ovo sexing, in Germania il governo ha stanziato 8 milioni di euro per rendere questa tecnologia accessibile e numerosi importanti supermercati si stanno impegnando attivamente per mettere in commercio uova prodotte con questa tecnologia.

L’Italia, d’altro canto, non ha ancora messo in moto nulla per risolvere un problema che riguarda circa 40 milioni di pulcini maschi solo nel nostro Paese” dichiara Alice Trombetta, Direttrice di Animal Equality in Italia.

Una soluzione che andrebbe a prevenire l’inutile e crudele abbattimento di milioni di pulcini. “La soluzione, economicamente sostenibile, esiste. È una questione di volontà, etica e rispetto della condizione degli animali coinvolti nella filiera, oltre che di trasparenza nei confronti dei consumatori”, chiosa Animal Equality.

FIRMA QUI LA PETIZIONE

Fonte: Animal Equality

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