Strage di milioni di api tra Cuneo e Ventimiglia, avvelenate deliberatamente: “è la quarta volta in 3 anni, aiutateci”

I due apicoltori sono disperati e hanno chiesto l'aiuto del web dopo essersi accorti dell'ennesimo atto vandalico fatto a discapito delle loro api. Una cattiveria ingiustificata che si è ripetuta ancora una volta e nel giro di 3 anni questo è il quarto avvelenamento, la situazione è insostenibile

In Piemonte, a Venasca, ha sede l’azienda Nectar Deluxe di Nertil Mehmeti e Idlir Aliaj che dal 2019 produce miele biologico. I due apicoltori da quando hanno aperto la loro attività non hanno avuto affatto una vita facile poiché più volte i loro alveari sono stati colpiti da atti vandalici che hanno procurato inevitabilmente la morte di tantissime api.

Proprio di recente i due apicoltori si sono recati all’apiario in uno dei loro terreni ed hanno avuto l’ennesima amarissima sorpresa. Per la quarta volta in tre anni ancora danni, stavolta 34 alveari sono stati avvelenati. I due imprenditori, soci di Aspromiele l’associazione regionale dei produttori apistici del Piemonte, hanno sporto denuncia e sul posto hanno atteso il personale di Aspromiele e dell’ASL competente che hanno constatato l’avvelenamento doloso.

Probabilmente le api sono morte per del solfato di zolfo, loro nemico, che è stato spruzzato sugli alveari e che ha provocato la morte degli insetti impollinatori, stordendoli e disorientandoli. L’anno scorso 64 casette erano state avvelenate, mentre ancor prima 68 famiglie di api.

Mehmeti ed il suo socio Aliaj hanno chiesto aiuto ai loro clienti e agli utenti di Internet, lanciando una raccolta fondi su Gofundme perché i danni all’azienda e alle loro api stanno diventando sempre più insostenibili. Nel loro appello chiedono l’aiuto di tutti per potersi risollevare da questa situazione e proseguire la loro attività, entrambi sono “in ginocchio moralmente ed economicamente”.

Le api sono essenziali per l’agricoltura mondiale – che dipende quasi esclusivamente da questi insetti – ma in generale per il nostro Pianeta. La loro sopravvivenza è costantemente minata da una serie di fattori che hanno ridotto drasticamente il numero di esemplari sulla Terra e tra questi, come questi avvenimenti dimostrano, c’è l’uomo.

Fonte: Nectar Deluxe/Facebook

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook