Milioni di api dirette in Alaska tramite un aereo della compagnia Delta Air Lines sono rimaste per ore in attesa su una pista ad Atlanta. Gli apicoltori locali hanno cercato di soccorrerle ma pochissimi insetti sono sopravvissuti
Le 200 arnie di api erano state spedite da Sacramento (California) e dovevano arrivare in Alaska per fornire i tanto necessari servizi di impollinazione a frutteti di mele e vivai locali. Ma invece, la troppa leggerezza della compagnia aerea Delta Airlines, ha di fatto portato ad una strage di questi preziosi insetti.
Precedenti spedizioni di api mellifere erano arrivate in Alaska a bordo dei voli Delta Air Lines da Sacramento a Seattle e poi ad Anchorage. Ma stavolta qualcosa è andato storto: il carico di api non entrava a bordo del volo diretto a Seattle e per questo è stato dirottato attraverso l’hub Delta ad Atlanta. Il giorno successivo le api avrebbero dovuto completare il loro viaggio fino all’Alaska.
Sarah McElrea, l’apicoltrice che le aveva spedite, era preoccupata in quanto il trasporto delle api comporta alcune importanti accortezze: devono essere nutrite lungo il percorso (generalmente con acqua zuccherata) e devono essere mantenute al fresco.
Visto il ritardo nella spedizione, McElrea ha chiesto a Delta di mettere le api in una zona refrigerata mentre si trovavano ad Atlanta, cosa che inizialmente è stata fatta. Ma la mattina successiva la compagnia aerea ha riferito all’apicoltrice che l’aereo che doveva trasportare le api non era in grado di mettere al sicuro le casse e che la spedizione avrebbe dovuto aspettare un altro giorno.
McElrea è stata poi informata che le api erano state messe sull’asfalto, quindi all’esterno dove erano esposte a troppo calore (ad Atlanta c’erano circa 28 gradi, una temperatura decisamente non adatta a questi insetti). Tra l’altro mettere le api all’esterno ha creato anche un altro problema: ha attirato le api autoctone della zona, rendendo difficile avvicinarsi alle arnie.
Nonostante l’intervento di alcuni apicoltori locali, non c’è stato nulla da fare, le api erano già spacciate. Quando i volontari della Metro Atlanta Beekeepers Association sono arrivati in aeroporto, circa il 25% delle api erano già morte di caldo e di fame. E molte altre sono morte poco dopo.
Julia Mahood, apicoltrice della Georgia ha dichiarato:
È devastante vedere così tanti morti. Solo cumuli di api morte che non avevano alcuna possibilità perché erano state lasciate fuori senza cibo.
È difficile sapere con esattezza quante api siano sopravvissute a questo disastro, dato che non tutte le arnie sono state esaminate a fondo e alcune delle api che hanno trovato una casa hanno lottato per rimanere in vita nella settimana successiva.
McElrea prevede ovviamente di presentare un reclamo a Delta e vuole essere rimborsata per la perdita delle sue preziose api ma la cosa più terribile, come ha dichiarato, è un’altra:
La parte peggiore per me è il modo in cui hanno sofferto, e non c’era una sola cosa che potessi fare al riguardo.
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Fonte: The New York Times
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