Stop al retino in spiaggia, la campagna per dire basta ai giochi con granchi e animali marini

Catturare animali marini con il retino per divertimento è una vera e propria tortura, inutile e dannosa per animali, ambiente e per tutti noi

Meduse, stelle marine, granchi e altri animali marini non sono giocattoli, ma esseri viventi fondamentali a garantire la biodiversità e la salute dei nostri mari.

Per questo, catturarli con retino e secchiello per divertimento è profondamente dannoso per l’ambiente, oltre che una vera e propria inutile tortura.

Anche quest’anno ENPA, Ente Nazionale Protezioni Animali, torna sull’argomento per dire stop ai retini in spiaggia, con una campagna per sensibilizzare i bambini e soprattutto i genitori sulle conseguenze di questa dannosa e terribile pratica, purtroppo molto diffusa.

Anno dopo anno sembra che la “tortura nel secchiello” sia una “tradizione” irrinunciabile che anima le spiagge di tutta Italia e si tramanda di padre in figlio. Sì, perché a mostrare l’arte della “pesca” con il retino sono proprio i genitori” scrive ENPA in un comunicato.

Gli animali, una volta catturati con il retino, vengono spesso sistemati nel secchiello per osservarli, sottoponendoli a un’incredibile sofferenza e condannandoli a morte certa.

Non importa se poi vengono ributtati in mare:

“Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!”, spiega ENPA

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Il mare e gli oceani coprono il 70% del nostro Pianeta contribuiscono, tra le altre cose, alla produzione di ossigeno indispensabile per la nostra respirazione.

Rispettare il mare e i suoi abitanti equivale dunque a tutelare noi stessi ed è importante insegnare ai bambini quanto la natura sia fondamentale per ognuno di noi ed educarli a relazionarsi in modo corretto con l’ambiente e con gli animali.

Senza contare che provocare dolore o morte a un animale per crudeltà o senza necessità è un reato punibile con multe fino a 30mila euro e con la reclusione da tre a diciotto mesi.

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Quest’anno dunque lasciate a casa retino e secchiello e insegnate ai più piccoli a divertirsi senza fare del male agli animali e all’ambiente, magari osservando meduse, granchi e stelle marine nell’acqua e raccontando ai più piccoli storie interessanti sui comportamenti e sulle caratteristiche degli animali marini. Ecco qualche curiosità condivisa da ENPA:

“Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?”

Fonte di riferimento: ENPA

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