“Sto con Papillon e tutti dovrebbero indignarsi per quanto accaduto”: il ministro Costa ordina sopralluogo nella prigione-recinto

Stava quasi diventando assordante il silenzio del Ministro Sergio Costa sulla nuova cattura dell’orso M49 da lui per primo rinominato Papillon avvenuta lo scorso lunedì. In tanti avevano chiesto un suo intervento a favore dell’animale di nuovo rinchiuso nel recinto di Castellar insieme ad altri due orsi, tra cui Gaia. E sulla vicenda il ministro si espone oggi con un post sul suo profilo Facebook in cui dichiara di aver ordinato un sopralluogo al reparto CITES dei Carabinieri e all’Ispra nella “prigione” sono detenuti i tre esemplari di orso bruno per valutare con precisione le condizioni in cui versano gli animali.

Inoltre il Ministro, che ricorda a tutti come i suoi poteri siano limitati di fronte a ordinanze di Regioni ad autonima speciale, ha inviato “una lettera per le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia per estendere il progetto “Life ursus” anche nei loro territori così da poter distribuire gli orsi del Trentino in un più ampio ambiente idoneo”:

La reintroduzione dell’orso bruno è iniziata negli anni 90 con il progetto “Life Ursus”. Un’operazione riuscita e oggi vede il ripopolamento con circa 100 esemplari di questa specie bellissima che deve essere un vanto per il nostro Paese e non un limite. Un successo, non un problema.

https://www.facebook.com/377294012780984/posts/946454472531599/

Sergio Costa ha poi voluto nuovamente ribadire la sua contrarietà all’’”accanimento insensato nei confronti di questo povero orso, che ha la sola colpa di essere un orso”, concludendo perentorio:

Sto con Papillon, e tutti dovrebbero indignarsi per quello che sta accadendo. Un orso, che non ha mai fatto male a nessuno, non ha mai aggredito nessuno non può e non deve essere trattato come un criminale da tenere in prigione.

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