Sterminate le api sul tetto del Ministero dell’Agricoltura: l’alveare distrutto da vespe orientali e calabroni

Tragica scoperta al rientro delle ferie: l’alveare collocato sul tetto del Ministero dell’Agricoltura è andato distrutto con le api che sono state sterminate da sciami di vespe orientali e calabroni

Purtroppo l’alveare situato sul tetto del Ministero dell’Agricoltura italiano allestito come parte del progetto “Apincittà” ha fatto una pessima fine. È infatti stato tragicamente distrutto con le api presenti, circa 50 mila esemplari, che sono state sterminate da sciami di vespe orientali e calabroni.

La scoperta è avvenuta solo a settembre, quando i dipendenti del Ministero sono rientrati dalle ferie, trovando l’alveare completamente devastato. L’alveare, inaugurato il 19 maggio 2023 dal ministro Francesco Lollobrigida in occasione della Giornata mondiale delle Api, aveva un importante significato simbolico e pratico.

Il progetto era stato pensato per promuovere la tutela degli impollinatori e svolgeva un ruolo fondamentale nell’impollinazione, nella biomonitorizzazione e nella mappatura della biodiversità in una vasta area della capitale.

Era la prima installazione di un alveare in una sede istituzionale in Italia

La presenza dell’apiario sul tetto del Ministero, nel cuore di Roma, rappresentava un’iniziativa unica nel suo genere. Era infatti la prima installazione di un alveare in una sede istituzionale in Italia e uno dei pochi esempi in Europa.

L’obiettivo principale era sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api per l’ecosistema e l’agricoltura. Le api, come sottolineato dallo stesso ministro Lollobrigida durante l’inaugurazione, sono fondamentali per la produzione agricola, poiché senza il loro lavoro molte colture non sarebbero sostenibili.

Il progetto faceva parte della strategia del Ministero per promuovere la sostenibilità ambientale e la salvaguardia degli impollinatori. Come detto, però, a pochi mesi dal suo avvio il progetto è stato bruscamente interrotto dall’attacco dei predatori.

Le vespe orientali e i calabroni, noti per la loro aggressività nei confronti delle api, hanno distrutto le colonie, rendendo necessaria l’eliminazione degli stessi predatori. La morte delle api rappresenta non solo una perdita per il progetto, ma evidenzia anche la vulnerabilità di questi preziosi insetti, già minacciati da cambiamenti climatici, pesticidi e altre specie invasive.

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