Sri Lanka: strage di animali dopo il naufragio della nave cargo. Morti migliaia di uccelli, oltre 170 tartarughe marine e delfini

Cresce il bilancio degli animali morti in Sri Lanka dopo il più grave disastro ambientale del Paese provocato dal naufragio della nave cargo

Cresce il triste bilancio degli animali morti in Sri Lanka a seguito del più grave disastro ambientale del Paese: ritrovate le carcasse di migliaia di uccelli, oltre 170 tartarughe marine, venti delfini e quattro balene

Sono decine le carcasse di tartarughe marine e di uccelli marini che ogni giorno vengono trovate sulla costa occidentale dello Sri Lanka. E si tratta soltanto di una delle devastanti conseguenze provocate dal naufragio della nave cargo che trasportava 25 tonnellate di acido nitrico e microplastiche. Secondo gli esperti, quello verificatosi circa un mese fa sarebbe il più grande disastro ambientale avvenuto nel Paese. A raccogliere ogni giornalmente le carcasse di animali marini restituiti dal mare sono i residenti della zona insieme ai volontari che si stanno occupando di ripulire le spiagge, i cui ecosistemi continueranno ad essere compromessi per decenni.

Il bilancio degli animali morti è davvero inquietante: 176 le tartarughe, 20 delfini, quattro balene e migliaia di uccelli marini, uccisi dalle tossine tossiche rilasciate dai prodotti chimici. 

Il terribile incidente ha avuto inizio lo scorso 20 maggio, quando un incendio è divampato sulla MV X-Press Pearl, che trasportava 1.486 container, tra cui 25 tonnellate di acido nitrico assieme ad altri prodotti chimici (28 container di microplastiche) e cosmetici. La nave è poi affondata il 2 giugno, mentre una squadra di salvataggio cercava di rimorchiarla lontano dalla costa. E i danni di quanto avvenuto sono incalcolabili e nei prossimi mesi il bilancio degli esemplari morti è destinato a crescere. 

Le immagini delle microplastiche (cosiddette “nurdles) che hanno invaso buona parte dei occidentali dello Sri Lanka hanno fatto il giro del mondo. Queste piccole palline di plastica rappresentano, infatti, una delle principali fonti di inquinamento da microplastiche degli oceani. A causa delle loro piccole dimensioni e della forma rotonda, spesso vengono scambiati per cibo da diverse specie marine che muoiono dopo averle ingerite. Inoltre, i nurdles possono anche assorbire altre sostanze chimiche pericolose nel tempo, contribuendo a contaminare gran parte della catena alimentare. 

Il Governo srilankese  ha nominato 15 persone – compreso il capitano russo Tyutkalo Vitaly della nave cargo come co-imputati per i pesantissimi danni causati agli ecosistema, mentre in tantissime aree del Paese è stata vietata la pesca a causa dei rischi per la salute derivanti dal disastro ecologico.

Fonte: WWF/Twitter

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