Uno squalo elefante è stato avvistato su una spiaggia tunisina, alcune immagini sui social mostrano la popolazione locale che affetta l’animale (già morto) al fine di mangiarlo. Ma come stanno realmente le cose? Lo squalo è davvero finito in padella?
Uno squalo elefante è stato avvistato su una spiaggia tunisina, alcune immagini sui social mostrano la popolazione locale che affetta l’animale (già morto) al fine di mangiarlo. Ma come stanno realmente le cose? Lo squalo è davvero finito in padella?
A denunciare l’accaduto è l’associazione tunisina Houtiyat che sui social parla dello spiaggiamento di uno squalo elefante di 5,80 metri del peso di una tonnellata sulla spiaggia di Cap Négro.
Lo squalo elefante detto anche cetorino o squalo pellegrino, era finito sul litorale, ma le cause non sono mai state accertate perché la popolazione ha tagliato a fette l’animale deceduto. Non è stata dunque fatta un’autopsia e non sappiamo se lo sfortunato squalo elefante, specie protetta nel Mediterraneo, sia morto per colpa della plastica, perché ferito da qualche imbarcazione o per cause naturali.
Alcuni siti di informazione hanno ripreso la notizia dicendo che lo squalo è stato affettato per essere poi mangiato. Le immagini effettivamente mostrano i tranci, ma come spiega l’associazione tunisina l’animale è stato affettato ma non per essere consumato. A testimoniarlo sarebbero proprio gli attivisti presenti sulla spiaggia di Nafza.
Perché è stato dunque tagliato? Secondo i locali perché questo macabro modo sarebbe stato l’unico per spostare un animale di una tonnellata di peso dalla spiaggia.
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Dominella Trunfio