Da una revisione di articoli accademici e dati riportati su Twitter si è scoperto che sono più di mille i casi di squali e razze intrappolati nella plastica
Sono oltre un migliaio gli squali e le razze rimasti impigliati nei rifiuti di plastica che soffocano oceani e mari del nostro Pianeta.
I ricercatori dell’Università di Exeter hanno scandagliato le banche dati e social network alla ricerca di casi di animali rimasti attorcigliati nella plastica.
La revisione di articoli accademici pubblicati dal 1940 ad oggi ha permesso hai ricercatori di trovare oltre 550 casi riportati tra razze e squali impigliati nella plastica, e altrettanti casi sono emersi analizzando i post su Twitter dal 2009, per un totale di oltre mille esemplari vittime dei rifiuti di plastica.
A intrappolare gli esemplari sono soprattutto attrezzi da pesca finiti nel mare, come reti e fili di nylon, ma gli animali restano imbrigliati anche negli pneumatici in gomma, borse di plastica e nastro per imballaggi.
Il numero di casi riportato dagli autori è probabilmente sottostimato: tra gli esemplari rimasti intrappolati c’è anche il caso di un cucciolo di squalo cresciuto con una corda da pesca strettamente attorcigliata al corpo, che gli ha causato danni alla pelle e alla spina dorsale.
Sembra che squali e razze corrano più spesso il pericolo di rimanere imbrigliati da corde e reti da pesca rispetto ad altre specie per via di diversi fattori: la forma del corpo, il fatto che percorrano lunghe distanze per migrare e la ricerca di prede sui fondali marini sono alcuni dei motivi che rendono queste specie più inclini a finire intrappolate nei rifiuti di plastica.
Il fatto che molti esemplari tra squali e razze siano vittime dei rifiuti di plastica è una pericolo minore rispetto alla pesca commerciale, ma deve comunque preoccuparci perché mette a rischio la vita di questi animali, causando dolore, sofferenza e spesso anche la morte di due tra le specie più minacciate degli oceani.
Per un animale, rimanere intrappolato nella plastica è fonte di sofferenze tremende e causa di morte: l’esemplare può soffocare oppure non riuscire più a muoversi e a procacciarsi del cibo.
Leggi anche:
Tatiana Maselli