Sperimentazione animale per droghe d’abuso e xenotrapianti confermata per il 2022: il divieto slitta per l’ennesima volta

Per il settimo anno consecutivo, slitta il divieto di utilizzo di animali nei test per droghe d'abuso e trapianti tra specie diverse.

Il divieto di utilizzare animali nei test e negli studi su droghe d’abuso e xenotrapianti previsto dal Decreto Legislativo 26 del 2014 slitta di nuovo e per l’ennesima volta. 

La Camera ha infatti recentemente approvato la Legge Europea 2019-2020, posticipandone l’entrata in vigore a giugno 2022. I test sugli animali potranno però quasi sicuramente continuare almeno fino alla fine del prossimo anno, grazie al Decreto Milleproroghe. Situazione che ormai si ripete ogni anno, da ormai sette anni.

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Secondo LAV, Lega antivivisezione, si tratta di uno “slittamento inaccettabile” che consentirà per almeno altri dodici mesi di sottoporre gli animali a torture “per esperimenti obsoleti e crudeli”, sottolineando come gli studi sulle sostanze d’abuso e sui trapianti di organi tra specie diverse siano inutili, oltre che dolorosi per gli animali.

Combattiamo fin dall’entrata in vigore del D.Lgs. 26, nel 2014, per ottenere l’applicazione rigorosa e immediata di questo divieto. Ci spiace che i nostri appelli siano, per ora, caduti nel vuoto prorogandolo ancora lo stop ad esperimenti inutili, dolorosi e ormai fuori dal tempo. Infatti, il campo dei trapianti di organi tra specie è fallimentare da oltre 40 anni, mentre per le sostanze d’abuso si continuano, assurdamente, a usare cavie nonostante l’enorme mole di dati epigenetici sull’uomo e la disponibilità di modelli animal-free dimostratisi innovativi e attendibili – si legge nel comunicato LAV.

Uniche note positive sono la cancellazione della deroga che permetteva di evitare l’anestesia sui test per analgesici e anestetici e l’aumento dei fondi per sviluppare metodi alternativi agli esperimenti sugli animali.

Segnali certamente incoraggianti ma non ancora sufficienti, poiché i modelli animali continueranno a essere utilizzati anche per studi non necessari almeno per un altro anno ancora.

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Fonte di riferimento: LAV

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