Fino al 25 settembre è sospesa la caccia in Abruzzo, lo ha deciso il Tar in seguito al ricorso presentato dal WWF e da Lega del Cane.
In Abruzzo niente caccia fino al 25 settembre, lo ha deciso il Tar in seguito al ricorso presentato da WWF e Lega del Cane. Tortore, ghiandaie, cornacchie e altre specie non potranno essere toccate fino ad allora.
Il ricorso, che è stato curato dagli avvocati Michele Pezone ed Herbert Simone, è stato approvato perché si è constatato che il calendario venatorio proposto era pregiudizievole nei confronti della fauna selvatica. Quindi non ci saranno riaperture anticipate ai primi di settembre, come si sarebbe voluto.
Il ricorso ai giudici amministrativi è stata una scelta in un certo senso obbligata, come spiega Filomena Ricci, delegato del WWF Abruzzo:
“Avevamo chiesto alla Giunta Marsilio-Imprudente di cancellare le assurde disposizioni previste in questo calendario come la caccia già dal 1° settembre alla tortora, una specie gravemente minacciata o l’anticipo e l’estensione del periodo di caccia a quasi tutte le specie oppure ancora la cancellazione di molti limiti relativi ai carnieri e la scarsa incidenza nelle misure per la conservazione dell’Orso bruno marsicano. La Regione non ha tenuto in considerazione nessuna delle nostre osservazioni e siamo stati costretti a ricorrere ancora una volta ai giudici amministrativi”.
WWF e Lega del Cane avevano presentato un articolato ricorso con gli avv. Pezone e SimoneIl TAR sospende il calendario…
Posted by Wwf Abruzzo on Thursday, August 29, 2019
E per fortuna che si è proceduto in questo modo visto che da anni la Regione Abruzzo propone calendari che danneggiano fortemente la fauna selvatica e, di conseguenza, gli stessi cacciatori. Solo i ricorsi al TAR, anno dopo anno, hanno permesso di vincere la battaglia animalista, senza tuttavia convincere la Giunta a cambiare rotta.
Le diverse associazioni coinvolte sostengono che l’Abruzzo debba al più presto riformare il settore della caccia onde evitare gravi perdite nella fauna locale, programmando calendari venatori che non siano puntualmente illegali.
A parere di Piera Rosati, Presidente della LNDC Animal Protection, con questo ennesimo ricorso si sono salvati migliaia di animali e ora si augura che il 25 settembre, giorno della riunione in camera collegiale da parte dei giudici amministrativi, il blocco totale della caccia venga confermato.
Nel frattempo è importante vigilare in tutta la regione affinché non vengano eseguite cacce illegali a settembre. Ci auguriamo che la situazione cambi al più presto e che questa pratica assurda che è la caccia venga perlomeno limitata, in modo da evitare il rischio di estinzione di intere specie.
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Laura De Rosa