Le dimensioni e l'aspetto potrebbero destare preoccupazione, ma la medusa Cassiopea Mediterranea è del tutto innocua per noi umani
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L’aumento delle temperature delle acque marine, registrato in questi giorni di caldo intenso, ha provocato una vera e propria “invasione” di meduse nelle acque costiere, ma niente paura: nella maggior parte dei casi si tratta di meduse innocue per gli esseri umani.
È il caso della Cassiopea Mediterranea, una specie di medusa appartenente alla classe delle Rhizostomeae che, malgrado l’aspetto che non passa inosservato, non rappresenta alcun pericolo per i bagnanti.
Caratteristiche della specie
La Cassiopea Mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) è una medusa piuttosto comune nelle acque del Mar Mediterraneo.
Il suo corpo è schiacciato e dalla forma che ricorda un ombrello, con una gobba rotonda al centro di colore giallo e un margine frastagliato che assume sfumature verdastre. Può arrivare a raggiungere anche i 30 centimetri di lunghe
Priva dei classici tentacoli, questa medusa presenta invece delle estensioni della bocca dette “braccia orali”, piuttosto sottili e che terminano con una punta di colore bluastro. Queste “braccia”, quindi, non servono per difendersi ma per nutrirsi – ecco perché non contengono veleno urticante.
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Cosa fare se si avvista una Cassiopea
La Cassiopea Mediterranea svolge un ruolo prezioso in mare: oltre a offrire protezione e riparo per i piccoli pesci, il suo corpo funge da “filtro” per l’acqua marina e contribuisce al mantenimento della catena alimentare dei fondali.
Abbiamo detto che non c’è nulla da temere dal contatto con questa medusa, poiché non è dotata di sostanze urticanti per la pelle. Ma cosa fare se ne avvistiamo una?
Il consiglio degli esperti è quello di riportare in acque più profonde la Cassiopea, qualora questa si sia avvicinata troppo alla riva. Evitiamo assolutamente di pescarla con il retino e di portarla sul bagnasciuga, perché così la uccideremmo.
L’appello delle autorità
In questi giorni ci sono stati numerosi avvistamenti di Cassiopea Mediterranea e di altre specie di medusa – medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) e noci di mare (Mnemiopsis leidyi) – nelle acque di fronte a Pesaro.
Non sono mancati comportamenti crudeli e irrispettosi da parte di turisti e bagnanti nei confronti di questi animali assolutamente innocui per gli esseri umani – tanto da spingere l’amministrazione comunale a invitare formalmente la popolazione ad “adottare azioni responsabili e a tutela dell’ambiente marino”.
È comprensibile il fascino – e a volte il timore – che questi animali suscitano ma ricordiamo che, anche se si ha paura è giusto rispettarli e difenderli: significa tutelare anche la loro funzione nell’ecosistema marino – ha dichiarato Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità del Comune di Pesaro.
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Fonte: Comune di Pesaro / Borgo Cannitello
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