A Milano i volontari dell'ENPA hanno accolto 50 animali tra cani e gatti provenienti dall'Ucraina e salvati dalle bombe dopo un viaggio estenuante. Nel mentre le associazioni chiedono al Ministero di revisionare la nota che vieta l'ingresso in Italia dei randagi
A Milano i volontari dell’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali hanno salvato da una fine orribile 43 cani e 7 gatti ucraini che erano stati abbandonati a se stessi dalle vecchie famiglie nei territori di guerra. Il destino ha riservato loro però una fine diversa da quella che li attendeva in Ucraina e dopo un lunghissimo e tortuoso viaggio gli animali sono giunti in Italia.
Questo il video del loro arrivo.
Si tratta infatti di cani e gatti con passaporto, microchippati e con regolare libretto sanitario che verranno sottoposti ora, secondo le norme vigenti nel nostro Paese, ad un periodo di osservazione a destino di almeno 3 mesi. L’ENPA ha organizzato la quarantena degli animali presso alcune strutture messe a disposizione da Enpa di Monza, Enpa di Val Della Torre, l’Asilo del cane Rifugio Palazzolo milanese, Uai Milano e Vita da Cani onlus che si sono da subito attivati per accogliere queste tante vite salvate dalla guerra.
Monika, Hanna, Muha, Dasha, Luntik, Rudi, Smurf, Nona, Linda, Knopa, Mimi, Chloe, Luna, Rich, e non per ultimo Vita; questi sono alcuni dei loro nomi. Tra di loro ci sono cani di tutte le età e di tutte le taglie che condividono però più di una cosa: la paura nei loro occhi, la quotidianità sconvolta e la fortuna di aver incontrato nel loro cammino i volontari di Kiev che li hanno messi in salvo, dando loro un’altra preziosa occasione.
Una volta arrivati in Italia, gli animali sono stati sottoposti a controlli veterinari e, non appena sarà possibile, i volontari delle associazioni troveranno loro una nuova famiglia, assicurandosi che stavolta sia davvero per sempre.
Nel frattempo molti enti stanno chiedendo al Ministro Speranza di rivedere la nota del Ministero della Salute che vieta agli animali senza proprietario di rifugi e canili ucraini di varcare il confine italiano, ostacolando tante operazioni di salvataggio di moltissimi, tra cani e gatti, rimasti indietro in attesa che qualcuno venga a prenderli, come è successo per questi fortunati animali. (Leggi anche: Stop all’ingresso di cani dai rifugi dall’Ucraina, l’Italia vieta l’accesso agli animali
Fonte: ENPA/Facebook
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