Gli squali sono predatori sempre più a rischio a causa delle attività antropiche. La pesca eccessiva ne uccide ogni anno 80 milioni secondo quanto stimato da un nuovo studio scientifico. La pubblicazione getta luce sul futuro travagliato di questi animali, fondamentali per l'ecosistema ma in serio pericolo
Pescati e massacrati per le loro pinne, morti intrappolati nelle reti da pesca. Ogni anno uccidiamo un numero di squali impressionante pari agli 80 milioni. Di questi, 25 milioni sono esemplari minacciati di estinzione.
È quanto emerge da un nuovo studio scientifico pubblicato di recente sulla rivista Science. Un team di ricercatori dell’Università canadese di Dalhousie ha indagato sulla complicata esistenza degli squali cercando di capire come e se le norme in vigore in 150 Paesi avessero apportato benefici alle loro popolazioni.
Gli studiosi si sono concentrati sul periodo 2012-2019 intervistando 22 esperti del campo. I dati sono allarmanti. Si stima che in questo arco temporale il tasso di mortalità sia passato da 76 a 80 milioni.
Per gli squali la minaccia nr. 1 resta la pesca eccessiva. Si registra un aumento della mortalità pari al 4% proprio a causa della pesca costiera, mentre una diminuzione del 7% per la pesca pelagica.
Gli autori dello studio ipotizzano che questi risultati potrebbero essere correlati a nuovi mercati della carne di squalo dato che i divieti di finning, lo “spinnamento” letteralmente, risulterebbero efficaci nelle acque nazionali.
La carne di squalo viene consumata anche in Europa – secondo lo studio, infatti, l’Italia è uno dei maggiori consumatori di carne di squalo, che spesso finisce anche nascosta nei piatti sotto falso nome” commenta il WWF.
Gli squali muoiono anche a causa delle catture accidentali, un dramma che provoca la morte di tantissime specie marine e che chiaramente è una conseguenza diretta delle attività ittiche.
Ma tra le specie più in pericolo vi sono proprio i grandi predatori marini, così temuti, così vulnerabili e fondamentali per il ruolo chiave che svolgono per l’ecosistema.
Malgrado ciò, nei nostri mari e nei nostri oceani si vedono sempre meno pesci. L’habitat marino si sta svuotando a ritmi incessanti. Solamente nel Mar Mediterraneo il 50% degli squali e delle razze potrebbe scomparire per sempre.
Come lo studio evidenzia, urgono azioni di conservazione che garantiscano maggiore protezione agli squali di tutto il mondo.
Il numero di animali uccisi è aumentato notevolmente a causa della pesca intensiva. Abbiamo urgentemente bisogno di migliori controlli a mare e lungo la filiera e dobbiamo proteggere in particolare le aree importanti per gli squali come le zone di crescita e di riproduzione” conclude il WWF.
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Fonti: Science – WWF
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