L'inquinamento è un grande fattore di stress per le api, le rende lente nelle loro attività quotidiane e potrebbe accorciare le loro vite
A causa dei nostri comportamenti poco rispettosi nei confronti dell’ambiente, le api di tutto il mondo sono in grave pericolo. Una nuova conferma arriva da uno studio indiano che mostra come gli insetti impollinatori che vivono in aree molto inquinate siano più a rischio di ammalarsi e morire precocemente.
Scarichi di automobili, fumo di centrali elettriche, ecc. Parliamo ancora una volta di inquinamento atmosferico, una minaccia invisibile ma estremamente seria non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali. Tra loro le api che già precedenti studi avevano sottolineato essere particolarmente sensibili allo smog.
Alcuni ricercatori avevano ad esempio scoperto che i gas di scarico delle auto interrompono i segnali olfattivi che attraggono e guidano le api verso i fiori, interferendo anche con la loro capacità di ricordare i profumi.
Ora, un nuovo studio condotto in India e pubblicato su PNAS ha rivelato come l’inquinamento atmosferico possa mettere a rischio la salute delle api. In pratica lo smog è un grande fattore di stress per le api, le rende lente nelle loro attività quotidiane e potrebbe accorciare le loro vite.
La ricerca è stata condotta su una specie di ape mellifera tipica dell’India: l’Apis dorsata, l’ape gigante dell’India. A differenza delle api mellifere europee, queste api sono prevalentemente selvatiche. Le famiglie possono migrare per centinaia di chilometri l’anno, impollinando una vasta gamma di piante selvatiche e colture in tutta l’India.
I ricercatori hanno studiato le condizioni di salute di queste api nell’area di Bangalore, città meridionale dell’India, dove i record di inquinamento atmosferico sono stati segnalati come tra i più alti del paese. Le api sono state osservate e raccolte in quattro siti della città in tre anni. Ognuno aveva standard diversi di inquinamento atmosferico.
Si è notato così che il numero di api che visitavano i fiori era significativamente inferiore nei siti più inquinati (vi era quindi una popolazione di insetti impollinatori minore), in questi luoghi le api morivano più velocemente ed erano in parte ricoperte da tracce di arsenico e piombo.
Avevano infine battiti cardiaci aritmici, meno cellule immunitarie, erano più propense a mostrare segnali di stress e un’aspettativa di vita più bassa.
Non sono state solo le api a mostrare tale tendenza. In un esperimento di follow-up, gli autori dello studio hanno posizionato negli stessi siti anche gruppi di moscerini della frutta. Proprio come le api, i moscerini si sono ricoperti di sostanze inquinanti, sono morti più velocemente dove c’era maggiore inquinamento atmosferico e hanno mostrato livelli più elevati di stress.
Gli scienziati stessi però evidenziano un limite nella loro ricerca, ossia il fatto di non aver valutato altre cause di potenziali problemi di salute delle api di Bangalore. È probabile quindi che l’inquinamento atmosferico sia solo una parte di un problema complesso.
E’ noto infatti che le api sono sensibili a molte tossine, sappiamo ad esempio che i pesticidi possono causare gravi danni a questi insetti.
Fonte: PNAS
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