Il Tar ha anticipato l'udienza circa la sospensione degli animali della Sfattoria degli Ultimi di Roma, cosa succederà dopo il 18 agosto ed eventualmente il 14 settembre? Ve lo spieghiamo brevemente, incrociando le dita per i maiali e i cinghiali del santuario
Non c’è pace per i maiali e i cinghiali della Sfattoria degli Ultimi e per tutti i volontari e cittadini che in questi giorni stanno presidiando il santuario romano per proteggere i suoi animali dall’abbattimento a causa rischio peste suina africana.
Proprio due giorni fa il Tar aveva accolto la richiesta di sospensiva urgente del provvedimento di abbattimento dei suidi del santuario, fissando al 14 settembre l’udienza.
Adesso invece quel 14 settembre si è trasformato in un 18 agosto. Alla fondatrice del rifugio Paola Francesca Samaritani e ai suoi volontari sono stati 3 giorni, scadenza 18 agosto, per depositare tutti gli altri documenti del caso affinché il giudice del Tar esamini meglio la questione.
Come racconta Emanuele Zacchini, volto della Sfattoria degli Ultimi, il 18 agosto rappresenta un data importante sia per la loro parte che, purtroppo, per l’altra. Giovedì 18 agosto il Tar deciderà se sospendere il provvedimento impositivo di abbattimento dell’ASL Roma1 e prolungare quindi lo stop fino al 14 settembre o meno.
Se la sospensione verrà accolta, tenuto conto della documentazione presentata dslla Sfattoria degli Ultimi, allora si dovrà attendere il 14 settembre.
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Il discorso che i nostri maiali sono salvi in parte è vero perché se la nostra documentazione non sarà accettata dal giudice è evidente che il giudice sosterrà che non c’è motivazione di arrivare all’udienza il 14.
Certo noi non stiamo tranquilli, stiamo lavorando così tanto sui documenti e su tutto insieme ai periti, ai veterinari e ai nostri avvocati che il tempo per pensare ed essere in ansia è veramente poco in questi ultimi giorni però noi non saremo al sicuro e non staremo tranquilli fin quando non ci diranno che tutto questo è finito, che siamo in regola e che i nostri animali hanno scampato il pericolo in un modo o nell’altro, spiega Emanuele.
Fiato sospeso fino all’ultimo per una vicenda in sé surreale dato che i maiali e i cinghiali della Sfattoria degli Ultimi sono sani e confinati nel rifugio, non rappresentando alcun pericolo per la diffusione della peste suina africana. Mai la giustizia italiana si è pronunciata così celermente sui provvedimenti come questa volta.
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Fonte: Sfattoria degli Ultimi/Instagram
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