Con la primavera possiamo osservare vari animali nei nostri giardini. Tra questi ci sono anche i temuti serpenti, come comportarsi nel caso? E' bene sottolineare che la maggior parte delle specie presenti nel nostro Paese sono innocue, solo le vipere sono invece velenose. Scopriamo come riconoscerle e cosa fare in generale
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Con la bella stagione cerchiamo di passare più tempo all’aperto, immersi nel verde, e di goderci pienamente queste giornate di sole. Chi ha un giardino non dovrà allontanarsi troppo dalla propria abitazione per rilassarsi all’ombra di piante e foglie.
Occhio, però, perché in giardino si possono scorgere tanti piccoli animali selvatici in questo periodo dell’anno. Oltre ai ricci o ai mini leprotti, potresti incontrare dei serpenti. Già la sola parola “serpente” mette ansia a qualcuno, ma niente panico. Il primo istinto è quello di prendere una scopa o un bastone per cacciare via il serpente. Niente di più sbagliato. Il serpente non si comporta in maniera aggressiva a meno che non si senta minacciato.
Le specie che si trovano sul territorio italiano sono quasi del tutto innocue. Gli unici serpenti velenosi a cui prestare attenzione sono le vipere, ma queste sono facilmente riconoscibili dagli altri rettili. Vediamo subito come distinguerle.
Come riconoscere una vipera
Per prima cosa accertati che il serpente che si sta aggirando nel tuo spazio verde non sia una vipera. Ma come fare a capirlo? Ci sono una serie di caratteristiche chiave che permettono l’identificazione. Le vipere, cinque specie presenti in Italia, presentano un corpo corto e tozzo che non supera un metro di lunghezza, ricoperto di squame carenate. Queste sono più numerose, piccole e disordinate sulla testa.
La testa delle vipere è triangolare e piatta e risulta quasi staccata dal corpo dell’animale. Importante sono poi le pupille del serpente. Nel caso della vipera sono ellittiche e verticali mentre, fatta eccezione per il serpente gatto, nelle specie innocue sono invece rotonde.
Cosa fare in caso di incontro di un serpente
Cercando quindi di non entrare nel panico più totale, usiamo la testa.
Prima regola: non avviciniamoci troppo e teniamo lontani bambini e animali domestici. Seconda regola: non scappiamo via, ma osserviamolo da lontano.
Seconda regola: Siamo in grado di riconoscerlo? Di sapere se è velenoso o meno? Probabilmente chi vive in campagna o fuori dai centri abitati sa quali sono le specie pericolose, nel caso meglio avere una guida o un manuale di fauna selvatica della zona in cui si vive.
Terza regola: non uccidiamo questo animale che come sappiamo, è fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema: tiene sotto controllo insetti e roditori e si nutre di molti infestanti.
I serpenti sono animali schivi e attaccano solamente se percepiscono un pericolo. Se dovessi incontrarne uno in giardino non infastidirlo e attendi che si allontani liberamente nella direzione scelta. Questa potrebbe essere anche nelle tue vicinanze, non c’è da stupirsi. Questi rettili, vipere comprese, sono protetti dalla legge e non vanno disturbati, catturati né uccisi.
Se credi di trovarti davanti a una vipera (solitamente si nascono tra le cataste di legna e pietraie), allora batti un piede per terra per metterla in fuga. Le vipere sono sensibilissime alle vibrazioni del terreno.
Se il serpente che hai davanti dovesse avere colori sgargianti, è possibile che si tratti di una specie alloctona introdotta nel territorio. In questo caso ti consigliamo di scattare una foto all’esemplare e metterti in contatto con un CRAS per avere maggiori indicazioni. Le specie aliene invasive vanno infatti segnalate.
Chi chiamare se trovi un serpente?
In generale, nei comuni ci si può rivolgere all’Asl veterinaria o alla guardia forestale. In alcuni comuni d’Italia come ad esempio quello di Cerveteri è attivo un servizio ad hoc di recupero serpenti effettuato dall’associazione Nautilus Discovery
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