Grazie allo sforzo congiunto dei funzionari di Interpol e dogane è stato possibile sequestrare oltre diecimila animali destinati al commercio illegale
Più di 10.000 animali selvatici sono stati sequestrati nel corso di un’operazione anti-contrabbando coordinata dall’Interpol e dall’Organizzazione mondiale delle dogane. Ora serve l’intervento dei governi affinché i criminali coinvolti nel commercio illegale di specie protette ricevano pene esemplari.
Oltre diecimila animali selvatici sequestrati
Si è conclusa lo scorso giugno l’operazione Thunderball che, grazie allo sforzo congiunto di Interpol e organizzazione mondiale delle dogane, ha consentito di sequestrare oltre 10mila animali selvatici e parti di essi, destinati al commercio illegale.
L’operazione ha coinvolto 109 paesi e portato all’identificazione di 600 sospetti, arresti in tutto il mondo e quasi 2000 sequestri di animali selvatici protetti.
Durante il mese scorso sono stati sequestrati oltre 4000 volatili, quasi 10mila tartarughe, 23 primati vivi e 30 grandi felini oltre a 74 camion di legname, 2.600 piante e quasi 10.000 specie marine.
Purtroppo non tutti i sequestri hanno riguardato animali vivi. Sono stati infatti sequestrati anche 440 pezzi tra zanne di elefante e corna di rinoceronte, più diversi cavallucci marini morti e una tonnellata di scaglie di pangolino.
Il pangolino è un piccolo mammifero ricoperto da squame, che formano una sorta di corazza. È uno dei mammiferi più trafficati al mondo perché tradizionalmente si ritiene che le squame abbiano poteri medicinali. Le squame sono utilizzate nella medicina cinese e quelle sequestrate erano destinate al mercato asiatico.
Il commercio di animali selvatici
Il commercio illegale di animali selvatici è un’impresa criminale multimiliardaria e rappresenta la principale minaccia alla sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali, tra cui gli elefanti africani, molte specie di uccelli e rettili e i pangolini, questi ultimi destinati alla medicina tradizionale cinese.
Negli ultimi anni il commercio di animali selvatici è aumentato, motivo per cui Interpol e Organizzazione mondiale delle dogane hanno deciso di unire le forze.
L’operazione Thunderball è la terza di una serie: le prime due sono avvenute nel 2018 e nel 2017 e hanno riguardato sempre il commercio illegale di fauna selvatica, legname e piante.
L’operazione si è concentrata sull’individuazione anticipata delle rotte dei trafficanti per riuscire a prevenire i reati contro le specie selvatiche e distruggere le reti criminali.
I sequestri e gli arresti sono però solo il primo passo per affrontare l’enorme problema dei reati contro le specie selvatiche: i governi devono ora procedere e sottoporre a processo i criminali che gestiscono queste reti.
Leggi anche:
- Commercio illegale di animali selvatici: ogni anno incassa 19 miliardi
- Il Canada diventa il primo Paese del G20 a vietare il commercio di pinne di squalo
- Strappano i denti agli animali per fare foto con i turisti. Crudeltà per guadagnare ‘Mi Piace’
Tatiana Maselli
Photo credit Interpol