Orrore in un allevamento di mucche da latte a Cremona: scatta il sequestro dopo la denuncia della Lav

Vacche da latte malate, lasciate morire dopo una lunga agonia tra escrementi e vermi e poi gettate in fosse comuni e cisterne di latte invase da blatte.

Vacche da latte malate, lasciate morire dopo una lunga agonia tra escrementi e vermi e poi gettate in fosse comuni e cisterne di latte invase da blatte.

Questa è la situazione a dir poco raccapricciante che hanno trovato i Carabinieri Forestali di Brescia, dopo un blitz presso un allevamento di mucche da latte nel cremonese, avvenuto in seguito alla denuncia della Lav, Lega antivivivezione.

Gli investigatori della Lav avevano infatti ripreso le condizioni delle mucche all’interno dell’allevamento lo scorso settembre. Nel video vengono mostrati cuccioli agonizzanti e morti, vacche malate stipate in recinti sporchi, animali sofferenti, cadaveri di bovini lasciati marcire per settimane tra gli animali vivi: immagini che lasciano davvero senza parole.

La struttura si trova a Robecco d’Oglio e ospita oltre 400 bovini, detenuti in condizioni igienico sanitarie disastrose. Decine di vacche sarebbero molto malate e in condizioni particolarmente gravi.

Dopo l’ispezione dei Carabinieri è stato disposto il sequestro delle mucche, affidate al Sindaco. Per i titolari della struttura, le ipotesi di reato sono maltrattamento e abbandono di animali.

In seguito alla vicenda, il vicepresidente Lav, Roberto Bennati, chiede che vengano effettuati controlli negli allevamenti di tutto il Paese.

Difficile infatti che le condizioni riscontrate in questa struttura rappresentino un caso isolato: solo due settimane fa Animal Equality ha denunciato una situazione simile negli allevamenti delle bufale da latte e chissà in quante altre strutture non vengono garantiti né il benessere animale né le condizioni igienico sanitarie essenziali stabilite dalla legge.

“Chiediamo al neo Ministro della Salute Roberto Speranza l’urgente convocazione di una Conferenza Stato-Regioni per esaminare la situazione degli allevamenti regione per regione, un piano straordinario di controlli, e la previsione di meccanismi di trasparenza sui controlli effettuati dai servizi veterinari delle ASL a titolo di rendicontazione annuale, con una puntuale e periodica comunicazione al pubblico dei risultati di indagine, al fine di mostrare le attività di tutela del benessere e della salute pubblica dei cittadini, rafforzando quindi lo strumento del Piano nazionale benessere animale del Suo Ministero, oggi non più al passo con le esigenze dei cittadini e consumatori”, ha dichiarato Bennati.

Lav ha chiesto la chiusura immediata e definitiva dell’allevamento e si è resa disponibile a prendere in affido alcune tra le mucche più malate, per garantire loro cure che si spera possano salvarle.

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Tatiana Maselli

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