Sequestrati sistemi illegali di cattura e decine di uccelli protetti detenuti illegalmente come richiami vivi
Sequestrati sistemi illegali di cattura e decine di uccelli protetti detenuti illegalmente come richiami vivi
Un sistema di cattura molto ben articolato, costituito da reti, gabbie trappole e richiami elettroacustici vietati: era tutto occultato in un noccioleto e tutto è stato sequestrato, insieme con decine di uccelli protetti detenuti in anguste gabbiette. Siamo a Boscoreale, nella provincia di Napoli, e qui c’erano decine di animali provenienti da attività illecite di cattura e di dubbia provenienza.
È quanto emerge da un’operazione anti-bracconaggio condotta dai Carabinieri Forestali della Stazione “Parco di Boscoreale” e dalle Guardie Giurate Venatorie e Zoofile del WWF Italia – nucleo provinciale di Napoli.
Un uomo che catturava illegalmente molte specie di avifauna di passo è stato colto sul fatto e poi, nel corso dei successivi controlli svolti nelle vicinanze, sono state trovate molte altre gabbie contenenti 7 cardellini, 9 tordi, 9 lucherini, 11 verzellini, 11 frosoni, 3 storni, 6 peppole, 4 quaglie, 3 quaglie californiana, 10 pernici, 4 tartarughe d’acqua dolce esotiche. Si tratta di tutti animali provenienti da attività illecite di cattura e di dubbia provenienza, la cui origine verrà indagata da ulteriori accertamenti dei Carabinieri.
Cattura e detenzione di animali che costituisce un vero e proprio illecito penale, così come la cattura. Non è un caso che la fauna selvatica sia “patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale” secondo la Legge 157/91.
Queste attività alimentano, di fatto, un commercio illegale, spesso gestito da persone vicine ad ambienti criminali e senza scrupoli. Basti pensare che per migliorare le doti canore, alcuni di questi uccelli vengono accecati con ferri roventi e detenuti in condizioni pietose. In questo caso gli animali sottoposti a sequestro hanno avuto miglior fortuna: dopo i controlli sanitari presso la struttura Medico-Veterinaria del Frullone di Napoli, sono stati reintrodotti in natura dal personale dei Carabinieri Forestali e dalle Guardie del WWF Italia.
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Fonte: WWF
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