Nel deserto cinese di Kumtag sono stati installati deserti per regolare il traffico dei cammelli dovuti al grande afflusso di turisti per evitare ingorghi. Una soluzione che può far sorridere, ma non pensiamo allo sfruttamento di questi poveri animali?
Nel deserto cinese di Kumtag, le autorità locali hanno trovato una soluzione innovativa per regolare il traffico di cammelli, diventato problematico a causa del grande afflusso di turisti. Le passeggiate a dorso di cammello sono infatti un’attrazione sempre più popolare nella regione, in particolare attorno alla Montagna Mingsha e alla Sorgente della Mezzaluna, luoghi che attirano decine di migliaia di visitatori ogni anno.
In questo contesto sono stati installati semafori per evitare gli ingorghi, un’idea tanto originale quanto funzionale. Il sistema prevede semafori che regolano il passaggio degli animali, permettendo loro di attraversare quando il semaforo è verde, mentre i turisti a piedi devono fermarsi durante il semaforo rosso.
Questa misura è diventata necessaria soprattutto durante il picco turistico della festa di primavera, quando il flusso di persone e cammelli supera la capacità di gestione delle infrastrutture. Con circa 2.400 cammelli impiegati per i tour e milioni di visitatori, il rischio di incidenti o congestioni era elevato.
Non sarebbe meglio pensare al benessere degli animali?
Sebbene quella dei semafori per cammelli possa sembrare una soluzione ingegnosa e a tratti bizzarra che può far sorridere, non possiamo non riflettere sulla loro installazione. L’uso dei cammelli per scopi turistici, sebbene tradizionale, continua a sollevare questioni etiche e di benessere animale.
I cammelli, animali che vivono in ambienti estremi e svolgono ruoli importanti per le popolazioni locali, vengono spesso sfruttati per attrarre turisti. Mentre il turismo contribuisce all’economia locale, l’intensivo utilizzo di questi animali, a volte sotto il caldo torrido del deserto, può comportare stress fisico e psicologico per loro.
Inoltre il sovraffollamento turistico in alcune di queste aree rischia di compromettere l’equilibrio ecologico e di mettere a dura prova le risorse naturali. La soluzione del semaforo, pur pratica, non risolve la questione del trattamento degli animali. Sarebbe più opportuno ripensare la gestione di queste attrazioni turistiche in modo che l’esperienza possa essere meno impattante per gli animali e per l’ambiente, promuovendo forme di turismo più sostenibile e rispettoso.
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