Le acque dei nostri mari sono ricche di piccoli animali che meritano di essere tutelati. L’associazione sportiva dilettantistica InfoRmare ha dato il via alla campagna Secchiello Stop per insegnare ai bambini il rispetto per gli animali.
Le acque dei nostri mari sono ricche di piccoli animali che meritano di essere tutelati. L’associazione sportiva dilettantistica InfoRmare ha dato il via alla campagna Secchiello Stop per insegnare ai bambini il rispetto per gli animali.
Infatti non è raro vedere sulle spiagge delle scene in cui i bambini, magari con l’aiuto dei genitori, raccolgono granchietti e altri piccoli animali marini per metterli in un secchiello. Può sembrare un gioco innocente ma non lo è secondo i promotori della campagna Secchiello Stop, dato che gli animali marini sono in pericolo e visto che il rispetto per tutti gli esseri viventi si impara fin da piccoli.
Si tratta di una campagna di sensibilizzazione ambientale e di tutela degli animali molto importante per tutelare l’ecosistema marino. L’iniziativa è nata in collaborazione con il Lions Club Diano Marina.
Questa campagna di sensibilizzazione, che partita dalle spiagge della Liguria, in particolare da Diano Marina, è rivolta soprattutto ai genitori per educare i figli a rispettare la natura e i piccoli animali marini. Mettere gli animali marini nel secchiello è un vero e proprio maltrattamento.
Sono coinvolti sia diversi Comuni della Liguria che associazioni ambientaliste nazionali nella speranza che questo tipo di sensibilizzazione si diffonda a tutte le spiagge italiane. Gli organizzatori della campagna sottolineano che catturare gli animali marini non è un bel gioco e che i genitori dovrebbero spiegarlo ai bambini ed evitare di supportarli in queste attività.
Purtroppo gli animali marini catturati e messi in un secchiello muoiono in poche ore. Lo spazio è troppo piccolo e non adeguato per loro. In più l’acqua nel secchiello si surriscalda in breve tempo, soprattutto se viene lasciato sotto il sole.
Il messaggio è molto chiaro: i genitori e gli adulti che trascorrono le vacanze al mare con i bambini hanno il compito di educarli al rispetto degli animali e di insegnare ai più piccoli che la casa di queste piccole creature è il mare e che dunque non vanno catturate.
Datteri di mare, patelle del Mediterraneo e cavallucci marini sono soltanto alcune delle specie a rischio di estinzione. Alcune specie che stanno scomparendo sono commestibili mentre altre sono ‘belle da collezionare’.
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“Questa campagna non è solo un modo per sensibilizzarci nei confronti dell’ambiente marino. Certamente dobbiamo imparare che un granchio o una patella hanno la stessa utilità e dignità di una farfalla o di un uccellino: non permetteremmo mai ai nostri figli di giocare con una farfalla per poi lasciarla morire dentro ad una scatola, né faremmo fare una fine così atroce a una lucertola o ad un uccellino” – spiega Giovanna Giordano, presidente del Lions Diano Marina e promotrice dell’iniziativa.
Per fortuna sono tanti i giochi da fare in spiaggia innocui per l’ambiente, non pericolosi e rispettosi degli animali. Oltre a rappresentare un’alternativa alla loro cattura sono davvero divertenti: dal castello di sabbia da costruire tutti insieme ai giochi di squadra, come ruba-bandiera, in cui coinvolgere i bambini dell’ombrellone vicino.
Infine, se i bambini sono incuriositi dagli animali marini, i genitori potranno educarli ad osservarli senza far loro del male, ad esempio nuotando sott’acqua con la maschera, oppure facendo una gita tutti insieme vicino agli scogli.
Per supportare la campagna usate l’hashtag #SecchielloStop, ma soprattutto insegnate ai vostri figli e nipoti a rispettare tutti gli animali e a non metterli nel secchiello.
Marta Albè