Amara sorpresa in un'abitazione di Roma: due vespe orientali stavano dando vita a due colonie all'interno del cassonetto delle tapparelle. Da lì a poco la colonie sarebbero diventati enormi. Per fortuna un esperto è intervenuto in tempo per rimuovere gli insetti che rappresentano una minaccia per le api e che, se minacciati, pungono anche gli esseri umani
La Vespa Orientalis torna a far parlare di sé. Sono stati da poco scoperti ben due nidi di questo insetto in un’abitazione della capitale, non distante dalla Basilica di San Pietro.
Ad avere i sospetti che potesse trattarsi proprio di questa specie Alessandro, imprenditore che vive ai piedi di Monteverde che – avendo imparato alcune nozioni dai giornali e dalla tv – ha preferito contattare Andrea Lunerti, etologo e divulgatore scientifico che qualche giorno fa era stato contattato per un’invasione di api in un’intercapedine di una casa al mare a Santa Marinella, vicino Roma.
Arrivato nell’abitazione, l’esperto ha trovato una vespa intenta colonizzare all’interno del cassonetto delle tapparelle.
https://www.facebook.com/andrea.lunerti/posts/pfbid0GsvjF6asCDWCb57REghC65Z3njVPJ5JzB9JRT1sAM8XY1K6wMf4M1BwJrBWJnfm5l
Si tratta di una regina che sta fondando la sua colonia. Le sue operaie sono in procinto di nascere, quindi la colonia in breve tempo si moltiplicherà. – ha spiegato Lunerti durante l’operazione di rimozione – Sarebbe diventato un nido enorme come quelli che siamo stati abituati a vedere.
L’animale non è stato ucciso, ma catturato vivo anche se come spiega l’etologo si tratta di un insetto infestante, che danneggia notevolmente l’apicoltura.
Ma le sorprese non sono finite qui. Quando la “missione” nell’abitazione sembrava terminata, Lunerti si è accorto di una seconda regina collocata dall’altra parte del cassonetto. Un evento abbastanza inatteso, visto che è raro che due api colonizzino così vicine fra loro.
Come chiarito dall’esperto, quest’anno la colonizzazione è avvenuta con parecchio ritardo a causa delle piogge insistenti. Se il proprietario di casa non si fosse accorto in tempo della presenza delle due vespe si sarebbe ritrovato invaso da questo imenottero.
Come riconoscere la Vespa Orientale
Sulla Vespa Orientale c’è ancora parecchia disinformazione nel nostro Paese. Tavolta viene definita “killer” e confusa con la Vespa mandarina, considerata la più grande e pericolosa al mondo.
In realtà la vespa orientale non è una specie invasiva, bensì storicamente presente in Italia, in particolare nelle Regioni meridionali, anche se negli ultimi anni è più facile trovarla anche al Nord per via dell’aumento delle temperature.
Questo insetto è lungo dai 3 ai 5 cm, assomiglia al calabrone europeo, ma si differenzia da quest’ultimo per la sua coloraziione più rossiccia e il corpo poù allungato. Si caratterizza per un’evidente fascia gialla sull’addome e una macchia – sempre gialla – sulla testa.
Ma è davvero così pericolosa come riportato su alcune pagine social e certi giornali? L’allarmismo su questa specie è piuttosto ingiustificato. Tende a pungere, infatti, principalmente se minacciata.
La sua pericolosità per l’uomo è del tutto comparabile a quella del calabrone europeo. – chiarisce a tal proposito – È, invece, particolarmente aggressiva nei confronti delle api da miele. Le precauzioni da mettere in atto per evitare di essere punti sono le stesse che si usano per proteggersi dai calabroni europei.
https://www.facebook.com/ISPRAmbiente/posts/pfbid0Gk4fgWF6MP5xQAZCWcSg4dZBdXs58VNqwBBgScpvfaesXjTyekFz4eYSATWTuGF8l
Se vi dovesse capitare di notare un nido dentro casa vostra o in giardino, è sconsigliato optare per il fai da te. In questo caso conviene piuttosto rivolgersi ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile oppure a ditte o ad esperti del settore.
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Fonti: Andrea Lunerti/Ispra
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