Nel 2019 possiamo ancora sorprenderci con la scoperta scientifica di un “nuovo” mammifero marino, uno zifio lungo più di 6 metri, la "balena col becco".
Scienziati giapponesi sono riusciti a trovare una specie di balena precedentemente sconosciuta. Una specie di cetaceo che, tra l’altro, i pescatori di Hokkaido conoscevano già, ma che ora entra a pieno titolo nei rotocalchi scientifici: si tratta del Berardio minore che, a differenza delle altre due specie di cetacei, è uno zifio lungo più di 6 metri, ha solo due paia di denti sulla punta della mascella inferiore ed è nero.
È quanto emerge dallo studio “Description of a new species of beaked whale (Berardius) found in the North Pacific” di alcuni ricercatori giapponesi del National Museum of Nature and Science e delle università di Iwate e Hokkaido e dello United States National Museum of Natural History.
La ricerca ha classificato per la prima volta e separato tassonomicamente questa specie di berardio dalle altre due note, il berardio australe (Berardius arnuxii) e il berardio boreale (Berardius bairdii), chiamandola così Berardius minumus, tra l’altro piuttosto facilmente riconoscibile da esperti di tassonomia dei cetacei: mentre il berardio boreale è lungo da 9,1 a 11,1 metri e il berardio australe da 8,5 a 9,75 metri, i Berardius minimus hanno un rostro relativamente corto che corrisponde a circa il 4% della lunghezza del corpo.
Sono tutti cetacei appartenenti alla famiglia degli zifidi, grandi e poco conosciuti odontoceti comunemente chiamati “balene col becco”. Se ne conoscono una ventina di specie in tutto il mondo, delle quali una, lo zifio (Ziphius cavirostris), si trova anche nel Mediterraneo.
“Precedenti analisi filogenetiche molecolari hanno rivelato che il tipo nero è un’unità tassonomica riconoscibile all’interno del clade dei Berardius ma è distinto dalle due specie di Berardius note. Per determinare le caratteristiche del tipo nero, abbiamo riassunto i dati sulla morfologia esterna e sui dati osteometrici del cranio ottenuti da quattro individui, tra cui tre individui provenienti da Hokkaido e un altro individuo dalla collezione del Museo Nazionale di Storia Naturale degli Stati Uniti. I cetacei differivano da tutti i loro congeneri per i seguenti caratteri unici: dimensioni corporee sostanzialmente inferiori di individui fisicamente maturi, rostro proporzionalmente più corto e colore del corpo più scuro. Pertanto, concludiamo che i cetacei sono una terza specie di Berardius”, dicono i ricercatori guidati dallo zoologo giapponese Tadasu K. Yamada del National Museum of Nature and Sciencedi Tsukuba.
Di zifidi, che includono il secondo maggior numero di specie tra gli odontoceti, attualmente se ne conoscono 22 specie, divise in 6 generi (Berardius, Hyperoodon, Indopacetus, Mesoplodon, Tasmacetus e Ziphius). Ma al largo di Hokkaido, i pescatori avvistavano in realtà altri due diversi tipi gruppi di quelli che chiamano “tsuchi-kujira” (gli zifi Berardius): quelli di colore grigio ardesia, più grandi, e quelli neri e più piccoli, i “kuro-tsuchi” o “karasu” (corvo) e che ora sono stati ufficialmente chiamati Kurotsuchikujira in giapponese.
“In questo studio, abbiamo descritto una nuova specie, B . minimus, che corrisponde al ‘kuro-tsuchi’. Se il ‘Karasu’ esiste come un terzo tipo, potrebbe essere una specie non ancora riconosciuta o una delle specie di Mesoplodonti che vivono a Hokkaido”.
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Germana Carillo