L’Emilia Romagna catturerà e ucciderà gli scoiattoli grigi: danneggiano l’ambiente

Anche in Emilia Romagna la strategia per difendere l'ambiente dallo scoiattolo grigio è l'abbattimento degli esemplari.

La Regione Emilia Romagna ha deciso: tutti gli scoiattoli grigi presenti sul territorio saranno catturati e uccisi. Già presente in Umbria, Liguria, Piemonte, Lombardia, lo scoiattolo grigio è stato segnalato anche nel Piacentino e la giunta regionale ha deciso di intervenire con una delibera per eradicare l’animale dal territorio.

Gli scoiattoli grigi, originari del Nord America, sono stati introdotti in Europa e in Italia dall’essere umano e successivamente incluse nell’elenco delle specie esotiche invasive. I piccoli mammiferi sono infatti stati giudicati colpevoli di danneggiare alberi, coltivazioni e altre specie. In particolare, gli scoiattoli grigi, rimuovendo la corteccia degli alberi, li renderebbero più vulnerabili gli alberi all’attacco di malattie e parassiti. Inoltre, nutrendosi di nocciole, provocherebbero danni ai noccioleti. Infine, gli scoiattoli grigi sarebbero una minaccia per lo scoiattolo comune, autoctono, e per varie specie di uccelli.

Gli scoiattoli grigi non sono un problema solo per il territorio italiano: la loro diffusione riguarda anche altri Paesi europei. La loro presenza però non è gestita ovunque allo stesso modo. Nel Regno Unito, ad esempio, pochi mesi fa si è deciso di intervenire attraverso una campagna di sterilizzazione di massa, utilizzando crema di nocciole contenente un contraccettivo orale.

Leggi anche: In UK tre milioni di scoiattoli grigi verranno sterilizzati con trappole alla “Nutella” (per evitare l’abbattimento)

In Italia invece, l’abbattimento è quasi sempre l’unica alternativa possibile e in Liguria, Lombardia, Piemonte e Umbria è da tempo stato avviato il progetto EC-SQUARE per l’eradicazione dello scoiattolo grigio. L’Emilia Romagna non fa differenza: la giunta regionale ha infatti deciso di piazzare trappole con esche alimentari ai confini con la Lombardia e con il Veneto, nell’area del Delta del Po. I mammiferi catturati saranno poi chiusi in contenitori ermetici e uccisi usando anidride carbonica direttamente sul posto.

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Fonti di riferimento: Regione Emilia Romagna/LAV

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