Schiaccia sempre le lattine che ricicli, possono essere letali per cani e gatti abbandonati

Ogni volta che ti trovi tra le mani una qualunque lattina, schiacciala prima di smaltirla correttamente. Può provocare la morte di tanti animali randagi disperatamente in cerca di cibo

Le lattine, che siano esse di cibo per animali e di qualunque altro alimento, rappresentano un pericolo per cani e gatti randagi, una trappola potenzialmente letale troppo spesso sottovalutata.

Spinti dalla fame e attirati dall’odore, gli animali abbandonati infilano il loro muso all’interno delle lattine che trovano in giro per cercare di recuperare qualche scarto, residui che solitamente si trovano sul fondo. Alcuni riescono a cavarsela quasi illesi, con qualche ferita in prossimità delle mascelle. Altre volte i tagli sono decisamente più profondi.

Moltissimi ci rimettono la vita, morendo soffocati o di stenti in quell’ammasso di latta. Non potendosene liberare in alcun modo, se nessuno interviene, questa è la fine che spetta loro. Chi si prende cura di colonie feline o accudisce animali liberi sul territorio lo sa bene. Questo gatto in foto è stato trovato così, per fortuna i soccorsi sono arrivati in tempo.

Le segnalazioni di animali randagi morti in questo modo orribile non sono certo diminuite. Proprio di recente a Brindisi una gattina è stata trovata morta sulla litoranea con il musetto intrappolato in una lattina. Per lei non c’è stato nulla da fare.

Non sono solamente cani e gatti le uniche vittime di questa leggerezza imperdonabile, anche tanti esemplari della fauna selvatica hanno perso la vita in modo analogo, rovistando tra i rifiuti. Altri, decisamente più fortunati, sono stati salvati per tempo. (Leggi anche: Liberato in India un leopardo con il muso intrappolato in un contenitore di plastica)

Per questo le lattine vanno sempre schiacciate prima di essere riciclate e non disperse nell’ambiente. È un gesto che non costa nulla e ci porta via qualche secondo del nostro tempo, ma che può evitare sofferenze inutili ad animali che già faticano a sopravvivere in strada.

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