Secondo una recente ricerca, gli scarafaggi stanno diventando velocemente resistenti agli insetticidi. Per contenerli dovremo trovare altri metodi.
Gli scarafaggi stanno diventando resistenti agli insetticidi che abbiamo a disposizione, rendendo quasi impossibile il controllo di questi parassiti con le sole sostanze chimiche. È necessario trovare altri metodi per debellare blatte e scarafaggi, insetti responsabili della diffusione di batteri e allergeni.
La resistenza degli scarafaggi agli insetticidi
Blatte e scarafaggi sono parassiti che vivono negli ambienti umani e che rappresentano una minaccia per la nostra salute poiché vettori di patogeni antibiotico-resistenti, oltre che di allergeni responsabili di asma e altre manifestazione di ipersensibilità.
La presenza di scarafaggi contribuisce dunque alla creazione di ambienti decisamente poco salubri. Da qui la necessità di eliminare questi insetti dalle nostre case e soprattutto da ristoranti e altri luoghi destinati alla conservazione, alla vendita o alla lavorazione di alimenti.
Contenere la presenza di scarafaggi può essere difficoltoso, perché questi insetti si riproducono molto velocemente: pensate che una femmina può generare fino a 300 altri esemplari durante la sua breve vita.
Ad aggravare la situazione, i risultati di un recente studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports: secondo la ricerca le blatte stanno diventando resistenti agli insetticidi a nostra disposizione.
I ricercatori della Purdue University, negli Stati Uniti, sono giunti a questa conclusione dopo aver testato tre diversi prodotti sugli insetti: abamectina, acido borico e thiamethoxam.
Le sostanze sono state somministrate a tre popolazioni diverse di blatte (Blattella germanica) per cicli di tre mesi, usando varie combinazioni e cocktail di insetticidi. I test non hanno mostrato alcuna diminuzione di esemplari nel tempo.
Gli scienziati non hanno ancora chiaro il meccanismo con cui gli scarafaggi riescano a farlo, ma è evidente che le blatte stiano sviluppando molto rapidamente una resistenza agli insetticidi.
Gli insetti hanno dimostrato di riuscire a sopravvivere sia alle sostanze che mirano all’esoscheletro sia a quelle che attaccano il sistema nervoso. La resistenza agli insetticidi, unita alla velocità di riproduzione delle blatte, ci costringe a trovare soluzioni alternative.
Infatti, come sottolinea Michael Scharf che ha guidato lo studio:
“Gli scarafaggi che sviluppano la resistenza a più classi di insetticidi in una sola volta rendono il controllo di questi parassiti quasi impossibile solo con le sostanze chimiche. ”
Un’idea potrebbe essere quella di diversificare i metodi di trattamento dei parassiti, includendo l’uso di sistemi fisici come trappole e macchine aspiranti.
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Tatiana Maselli