Sarà una sorta di casa di riposo per cetacei anziani che hanno vissuto in cattività e che potranno tornare a sperimentare un po' di libertà. Come sappiamo, infatti, dopo una vita tra zoo acquatici e acquari, è impossibile reinserire in natura gli animali e molto spesso, quando anziani e malati, cetacei e non solo vengono soppressi.
Sarà una sorta di casa di riposo per cetacei anziani che hanno vissuto in cattività e che potranno tornare a sperimentare un po’ di libertà. Come sappiamo, infatti, dopo una vita tra zoo acquatici e acquari, è impossibile reinserire in natura gli animali e molto spesso, quando anziani e malati, cetacei e non solo vengono soppressi.
Ma adesso una svolta per beluga, orche e non solo potrebbe venire dal Whale Sanctuary Project che ha intenzione di creare una casa di riposo marina, unica nel suo genere nelle acque del Nord America.
Un rifugio marino che offrirà appunto l’opportunità ad alcuni cetacei, prigionieri di lunga data, di passare gli ultimi mesi della loro vita, nuotando nel loro habitat naturale.
Il progetto è guidato da scienziati di mammiferi marini che da anni si battono contro la prigionia di beluga e orche. Le riserve saranno situate in una baia o insenatura protetta, in modo che, cetacei che non possono essere liberati o quelli che necessitino di un periodo di riabilitazione per tornare in natura, possano sperimentare l’oceano in sicurezza.
Tutta la sofferenza dei cetacei in cattività:
One of the orcas from the Russian “Whale Jail” on their way back to the open ocean, rather than toward a life of entertaining humans from inside the walls of a concrete tank. Can you imagine what this orca felt when she swam freely in the open ocean once again? In the biggest rescue and release of captive whales in history, 10 orca and 87 beluga whales illegally captured and confined in cramped sea pens, were returned to their natural habitat and given their lives back. Your contributions to our Whale Aid Russia work helped make this possible. Every donation helps makes a difference. Thank you for your support!Video credit: VNIRO
Posted by The Whale Sanctuary Project on Monday, December 30, 2019
I biologi stanno valutando quattro siti: due in Nuova Scozia, uno nella Columbia Britannica e uno nello Stato di Washington. La dimensione minima per un santuario in mare sarebbe circa 300 volte più grande della vasca di media in un parco marino.
“Probabilmente si inizierà dalla Nuova Scozia. Ciò non significa che ci stiamo arrendendo sulla costa occidentale. Ma dobbiamo iniziare da qualche parte”, ha detto Lori Marino, un neuroscienziato che segue il progetto dal 2011.
Il punto però è che finora nessuna delle strutture che tengono cetacei in cattività, come il MarineLand Park nelle Cascate del Niagara, ha accettato di rilasciare gli animali per smettere le attività, nonostante proteste di scienziati e ambientalisti.
The “Whale Jail” Is No More!The last group of beluga whales have been released from the “whale jail” into the Bay of…
Posted by The Whale Sanctuary Project on Sunday, November 10, 2019
“Gli habitat di SeaWorld e altre strutture accreditate e certificate professionalmente sono il luogo più sicuro conosciuto per i mammiferi marini”, ha dichiarato David Koontz, portavoce di SeaWorld San Diego, in una nota. “Sarebbe irresponsabile rischiare la salute di questi magnifici animali spostandoli fisicamente in un ambiente sperimentale, non provato e pericoloso”.
Ma Lori Marino, la pensa diversamente.
Update on beluga whale release according to VNIRO (Russian Federal Research Institute of fisheries and Oceanography)…
Posted by The Whale Sanctuary Project on Friday, November 8, 2019
“Speriamo che posti come SeaWorld o come MarineLand, riescano a cambiare idea perché molte persone stanno iniziando a ribellarsi a questi parchi, sono stanchi di vedere animali che fanno acrobazie”.
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